La Provincia: l'orsa F56 è stata uccisa da un altro plantigrado. M90 ha seguito la coppia per 700 metri
Nel rapporto "Grandi carnivori in Trentino" pubblicati dettagli su vari episodi e l'esito degli studi svolti dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie. Situazione lupi: poche predazioni in gennaio, quattro gli investimenti di cui si ha notizia, due mortali
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FASSA Il lupo passeggia tranquillo sulla pista tra le persone
FUGATTI “Abbiamo agito nell’interesse della comunità trentina”
M90 L'orso ucciso, insorge il mondo animalista
TRENTO. L'orsa F56, trovata morta nel comune di Cavedago il 16 giugno 2023, è stata uccisa da un altro plantigrado. Nei giorni scorsi l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha prodotto gli esiti relativi alla morte dell'orsa, che è una degli esemplari trovati senza vita in Trentino nel 2023.
Le analisi tossicologiche e l'autopsia eseguita dagli specialisti del Centro specialistico di medicina forense veterinaria dell'Izsve e del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria hanno appurato che l'animale è morto per cause naturali, ovvero per l'uccisione da parte di un altro orso.
Lo si legge nel rapporto "Grandi carnivori in Trentino" del gennaio 2024, pubblicato nella sezione "Orso e grandi carnivori" del sito del Servizio foreste e servizio fauna della Provincia di Trento.
"Il referto - spiega la Provincia - riguarda F56, femmina subadulta di 3 anni e 67 kg, trovata morta nel comune di Cavedago il 16 giugno 2023. Le analisi tossicologiche e l’autopsia, eseguita dagli specialisti del Centro specialistico di medicina forense veterinaria dell’IZSVe e del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria, hanno appurato che l’animale è morto per cause naturali, ovvero per uccisione da parte di un altro orso".
L'aggiornamento del mese scorso segnala anche che sono stati pochi i danni da lupo di gennaio (una capra morta e tre ferite a Villa Lagarina, un nandù e un asino predati rispettivamente sull’altopiano della Vigolana e ad Arco, un asino ferito a Cavedine, due capre a Fiavé), molti invece gli avvistamenti di lupi singoli, in coppia o in branco.
"Come usuale per il periodo stagionale - si legge ancora - molti di tali avvistamenti si sono verificati in aree aperte di fondovalle, anche nei pressi di insediamenti antropici. Tra le segnalazioni pervenute, spiccano i ripetuti avvistamenti di un giovane lupo confidente attivo tra le valli di Fiemme e Fassa.
La più rilevante, molto diffusa tra social e media, ha riguardato la presenza di tale soggetto sulle piste di fondo tra Pera e Pozza di Fassa in pieno giorno, dove il lupo si è mosso anche a pochi metri da persone in passeggiata, apparentemente incuriosito e attratto dalla presenza di esseri umani.
L’atteggiamento confidente di tale soggetto richiede grande attenzione; sono in atto tentativi di ricondizionarne il comportamento tramite dissuasione con proiettili di gomma, attività autorizzata da Ispra. Ad oggi, la grande mobilità dell’esemplare ha impedito la messa in atto di interventi di questo tipo.
Il 12 gennaio, sull’A22 in prossimità di Mezzocorona è stato investito e ucciso da un’auto un lupo maschio.
Il 31 gennaio, tra Vezzano e Vigolo Baselga è stato investito e ucciso da un’auto un altro lupo maschio. Altri due lupi sono stati investiti da veicoli, ma si sono spontaneamente allontanati, l’11 gennaio a Celledizzo in Val di Peio e il 20 gennaio a Ziano di Fiemme".