Agenzia Spaziale Europea, il team di UniTrento porterà nello spazio il proprio progetto
Undici fra dottorande e dottorandi, studentesse e studenti dell'Università di Trento scelti per partecipare a un'esperienza scientifica e umana del tutto unica. Sono stati gli unici italiani a superare la dura selezione
TRENTO. Assistere alla realizzazione del proprio progetto spaziale, dall'ideazione, fino al lancio e poi persino il ritorno a Terra con la possibilità di esaminarne i risultati: sono pochi gli scienziati che possono vivere questa esperienza completa in prima persona, dato che le missioni spaziali hanno solitamente un arco temporale di decenni. Non è così per undici fra dottorande e dottorandi, studentesse e studenti dell'Università di Trento selezionati per partecipare a un'esperienza scientifica e umana del tutto unica: l'Esa Academy Experiments Programme.
Unico team italiano tra i sette che hanno superato la dura selezione dell'Agenzia spaziale europea, il team di UniTrento porterà nello spazio il proprio progetto, il rivelatore di particelle chiamato Sparkle. Partenza stimata entro il 2025 a bordo del veicolo spaziale Space rider e rientro sulla Terra non prima di un paio di mesi. Prima, durante e dopo la missione c'è tutto il tempo per lavorare fianco a fianco con il personale Esa e veder crescere le proprie idee. In una parola imparare.
La notizia della selezione del team dell'Università di Trento è arrivata nei giorni scorsi ed è stata accolta con grande entusiasmo in Ateneo e soprattutto nei dipartimenti direttamente coinvolti: Fisica, che coordina il progetto, Ingegneria industriale, Matematica, Ingegneria e Scienze dell'informazione.