L’università di Trento nel team internazionale di ricerca sul tumore del colon retto
L’unico italiano a far parte della squadra sarà Nicola Segata, professore del Cibio. In arrivo un finanziamento di 750 mila dollari
TRENTO. Nei prossimi cinque anni, un team internazionale di ricercatori sarà al lavoro per capire i meccanismi che portano all'insorgenza precoce del tumore del colon retto e testare nuove strategie per combattere la patologia. Della squadra - si apprende - fa parte, unico italiano, anche Nicola Segata, professore del Dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio) dell'Università di Trento e dell'Istituto europeo di oncologia.
Il progetto, denominato "Prospect", è stato selezionato insieme ad altri quattro dalla Cancer Grand Challenges, un'iniziativa di finanziamento globale co-fondata da Cancer Research Uk e dal National Cancer Institute, che sostiene scienziati di tutto il mondo per studiare modi innovativi di affrontare le malattie oncologiche.
Il team, guidato da Andrew Chan, del Massachusetts General Hospital, e da Yin Cao, della Washington University di St. Louis, riceverà fino a 25 milioni di dollari per portare avanti la ricerca. Al Cibio, che si occuperà della parte di microbiologia, andranno quasi 750mila dollari.
"Ci concentreremo sui potenziali fattori di rischio collegati al microbioma, cioè l'insieme di microbi del corpo umano. In base alle ricerche condotte nel nostro laboratorio abbiamo visto che c'è un legame con le persone che hanno questo tipo di tumore. Ma sono di solito pazienti con più di 50 anni. Vogliamo indagare quali sono gli elementi che anticipano la malattia nelle persone più giovani; capire quali microrganismi intestinali e orali possono rappresentare un potenziale fattore di rischio. Ma cercheremo anche di scoprire come questi microbi possono essere acquisiti e trasmessi da una persona all'altra", spiega Nicola Segata.