TRENTO. Sarà l'autopsia a chiarire con esattezza le cause di morte di Lucia Ruggera, la ricercatrice di 41 anni trovata senza vita nella propria abitazione a Faver, in valle di Cembra (Trentino), la notte tra venerdì 1° marzo e sabato 2 marzo.

Il medico rianimatore ha infatti richiesto un esame approfondito, che è stato eseguito all'ospedale Santa Chiara di Trento. I primi riscontri lascerebbero pensare ad un arresto cardiocircolatorio, ma si attenderà l'esito dell'autopsia per avere un quadro preciso sulle ragioni dell'improvviso decesso. Lo riporta la stampa locale.

A trovare il corpo senza vita della donna, ricercatrice in Finlandia, è stato il compagno, rientrato poco prima dell'una di notte. L'uomo ha chiamato immediatamente i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari di Trentino emergenza con l'elicottero, assieme ai carabinieri di Cavalese per gli accertamenti. La 41enne viveva per gran parte dell'anno all'estero per lavoro, ma recentemente aveva fatto richiesta in qualità di "visiting professor" in Trentino.

(Foto: University of Turku)