"In Trentino si torni agli esami di riparazione": raccolte 584 firme
Una petizione è stata consegnata oggi, martedì 2 aprile, al presidente del consiglio provinciale: "Nessun intento punitivo, ma va rimesso sul tavolo il problema dell'efficacia del sistema delle carenze che differenzia la provincia da tutto il resto d'Italia"
L'ASSESSORA "Lavoriamo ad una terza via"
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TRENTO. Sono state raccolte 584 firme per la petizione che chiede il ripristino degli esami di riparazione in Trentino.
Il documento - si legge in una nota - è stato consegnato questa mattina, 2 aprile, dai professori Laura Rubagotti e Giovanni Ceschi (presidente del Consiglio educativo provinciale) al presidente del consiglio provinciale Claudio Soini.
"Un numero - ha ricordato Ceschi - che rappresenta circa la metà dei docenti dei licei e degli istituti tecnici trentini".
"L'obiettivo della petizione - gli ha fatto eco la professoressa Rubagotti - è quello di rimettere sul tavolo il problema dell'efficacia del sistema delle carenze. Un sistema che differenzia il Trentino da tutto il resto d'Italia, Alto Adige compreso.
Rimettere al centro il dibattito su questo strumento non per nostalgia del passato, ma perché da tempo risulta chiaro il decadimento del sistema del recupero delle carenze in vigore nella nostra scuola. Lungi da noi voler inserire un sistema punitivo, ma va aperta la discussione su questo tema, per arrivare agli aggiustamenti necessari. Il momento sembra essere quello giusto perché l'assessore e vicepresidente della Giunta Gerosa ha detto che si è alla ricerca di una terza via".