La 'ndrangheta trentina faceva affari a Treviso: interdittiva per una ditta legata alla «locale» regionale
Il provvedimento del prefetto Sidoti svela i legami con il Veneto, e conferma la presenza consolidata della mafia calabrese nella nostra zona
IL CASO Chiesto il processo per 15 indagati, coinvolti politici e imprenditori
POLITICA Porfido e mafia, Ottobre: «Ho solo cercato voti, ma poi nessun contatto»
IL PUNTO Infiltrazioni mafiose nel porfido trentino: le condanne
TREVISO. Il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha emanato un'interdittiva antimafia nei confronti di una ditta di Treviso, operante nel settore del commercio elettronico di autovetture, autoveicoli leggeri e motoveicoli nuovi e usati. Il provvedimento, il primo del 2024, è detto in una nota, si è reso necessario alla luce degli accertamenti condotti nell'ambito del Gruppo Interforze che hanno permesso di appurare la contiguità del titolare della società con la "locale" di 'ndrangheta operante in Trentino Alto Adige. L'adozione dell'interdittiva conferma la massima attenzione della Prefettura e delle Forze di Polizia nell'attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata, a tutela della legalità nel tessuto economico trevigiano.