Due mesi per ripristinare l’operatività della sala endoscopica del Santa Chiara danneggiata dalle fiamme
Dopo il principio di incendio che mercoledì mattina ha interessato gli spazi al secondo piano corpo B dell'ospedale, si sta procedendo con le attività di bonifica, pulizia e ripristino degli ambienti interessati
IL FATTO Ecco cosa è successo
VIDEO/1 Fiamme dalle finestre
VIDEO/2 Parla l'assessore provinciale alla Sanità
TRENTO. Dopo il principio di incendio che mercoledì mattina ha interessato una sala endoscopica dell'Unità operativa multizonale di gastroenterologia ed endoscopia digestiva al secondo piano corpo B dell'ospedale Santa Chiara di Trento, si sta procedendo con le attività di bonifica, pulizia e ripristino degli ambienti interessati.
Sono in atto - informa l'Apss in una nota - anche le attività di ripristino delle aree limitrofe, come le stanze di degenza di ginecologia e neurologia, gli ambulatori di oculistica e il day hospital medico ai piani superiori e il gruppo operatori dell'ortopedia al piano inferiore.
Da lunedì prossimo tornano ad essere gestiti dal Santa Chiara gli interventi di urgenza-emergenza di endoscopia e gastroenterologia, fino a domenica 28 aprile spostati a Rovereto, mentre le attività ambulatoriali e di ricovero sono state ricollocate all'interno dell'ospedale e non hanno subìto interruzioni.
L'attività operatoria è proseguita con lievi ripercussioni sulla programmazione, assicura l'Apss. È stata spostata invece negli ospedali di Arco, Borgo, Cles e Rovereto l'attività endoscopica programmata. Il personale di Trento supporterà quello degli altri ospedali.
Per il ripristino completo dell'area coinvolta direttamente dall'incendio ci vorranno due mesi.