Enti pubblici / Incassi

Dalle multe oltre 16 milioni di euro, "pizzicati" anche i turisti stranieri

Ecco i numeri diffusi da Trentino Riscossioni: per la Provincia e per 157 Comuni su 166 ci sono anche 77,6 milioni di tasse automobilistiche e 32 milioni relativi alle immatricolazioni Nell’anno record del turismo, con quasi 20 milioni di pernottamenti, 27,6 milioni arrivano dall’imposta di soggiorno

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di Daniele Battistel

TRENTO. Trecentomila multe per un totale di poco più di 16 milioni di euro incassati per una media di 54 euro a sanzione. In un anno gli incassi della quasi totalità dei Comuni del Trentino sono aumentati del 62 per cento (nel 2022 le somme entrate in cassa erano 10,6 milioni), con un raddoppio delle contravvenzioni elevate.

Questo il primo numero che balza all'occhio dalla relazione al bilancio di Trentino Riscossioni illustrata ieri dal presidente Mauro Caldini e dal dirigente Alessandro Osler durante l'assemblea dei soci, ovvero la Provincia (94 per cento delle quote), 157 Comuni (su 166), 13 Comunità di valle e altri 16 enti.

Trentino Riscossioni è la società cui è affidata la riscossione delle entrate da parte degli enti soci nelle sue varie fasi: riscossione spontanea, attività di accertamento e riscossione coattiva delle entrate di pertinenza del sistema pubblico provinciale a cui si affiancano i servizi di gestione, consulenza ed assistenza sia verso gli enti soci, sia verso i cittadini contribuenti, oltre alla gestione completa delle sanzioni amministrative relative al Codice della strada.

Nel 2023 per la prima volta la società con sede in via Jacopo Aconcio ha superato i 200 milioni di incassi. La parte principale dei 204,3 milioni entrati in cassa (174,4 milioni nel 2022) viene dalla riscossione delle tasse automobilistiche, per 77 milioni di euro (contro i 72 milioni dell'anno prima).

La seconda voce importante è sempre relativa al settore auto, con i 32 milioni di imposta provinciale di trascrizione, ovvero la tassa che si paga per l'immatricolazione dei nuovi veicoli. Ricordiamo che il Trentino, proponendo un'aliquota più bassa rispetto alle altre regioni d'Italia, ha un incasso proporzionalmente maggiore al parco auto circolante perché tante società nazionali di leasing aprono la sede legale in Trentino e immatricolano qui i loro mezzi.

Trentuno milioni di euro vengono poi dalla riscossione ordinaria e 27,6 milioni dall'imposta di soggiorno pagata dai turisti che trascorrono le vacanze in provincia. Si tratta del massimo storico per questo tipo di incasso, che riflette l'anno d'oro del turismo Trentino con 5 milioni di arrivi e circa 20 milioni di presenze.

L'anno precedente dall'imposta di soggiorno erano arrivati 22,9 milioni, mentre nei due anni funestati dal Covid le cifre erano pressoché dimezzate: 13,8 milioni nel 2020 e 10,3 nel 2021.

In crescita rispetto agli anni della pandemia anche la riscossione coattiva, ovvero l'azione esecutiva finalizzata al recupero di un credito, in virtù di un provvedimento giudiziario: nel 2023 sono stati incassati 13,9 milioni contro i 12 del 2022 e i 4 dei due anni precedenti.Tornando alle sanzioni del Codice della strada, fa impressione il grafico relativo al numero di multe: 300mila nel 2023, 150mila nel 2022 e circa 120mila nei due anni della pandemia (quando per altro la circolazione era a periodi limitata).

Da sottolineare, per altro, che Trentino Riscossioni sta dimostrando un'ottima capacità di scovare e far pagare anche gli automobilisti stranieri, di passaggio (evidentemente troppo veloce!) sulle strade della Provincia: la percentuale di riscossione all'estero è oltre il 70 per cento.

Durante l'assemblea di ieri non si è provveduto alla nomina dei nuovi consiglieri di amministrazione: si attende infatti che la giunta provinciale trovi l'accordo politico interno per la governance di tutte le società pubbliche.

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