Lavoro / Il caso

Sciopero di cuochi, camerieri e dipendenti della ristorazione: «Nessun aumento salariale»

In Trentino gli addetti coinvolti sono circa 500: le dipendenti della Dussmann Service, che gestisce in appalto la mensa dell'ospedale di Rovereto, quelle delle mense dell'Arcivescovile, gestite da Serenissima e di Sodexo Italia

TRENTO. Sciopero nel settore della ristorazione collettiva anche in Trentino. Sono 500 i lavoratori delle aziende associate ad Anir Confindustria e ad Angem che rischiano di non vedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da tre anni. Ad indire lo sciopero sono stati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Come spiegano i sindacati la decisione è scattata dopo la diffida di Anir Confindustria e Angem ad astenersi dall'adozione di qualsiasi determinazione inerente il comparto della ristorazione collettiva. "Di fatto un blocco del tavolo negoziale".

"Anir e Angem cercano di mettere un’ipoteca sul rinnovo contrattuale cercando di condizionare chi invece responsabilmente è pronto ad un’intesa per garantire condizioni salariali dignitose alle lavoratrici e ai lavoratori del settore".

Le associazioni datoriali hanno inoltre richiesto di costituire un tavolo negoziale specifico. In Trentino gli addetti coinvolti sono circa 500: le dipendenti della Dussmann Service, che gestisce in appalto la mensa dell'ospedale di Rovereto, quelle delle mense dell'Arcivescovile, gestite da Serenissima e di Sodexo Italia. 

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