Giustizia / Processo

Tentato omicidio di Levico, l'aggressore esce dalla cella, il giudice concede i domiciliari

L’albanese ha ripetuto la sua versione, intendeva difendersi ed ha colpito con un taglierino da lavoro «ma di lama molto ridotta»

LEVICO. Il Gip (Giudice per le indagini preliminari) del Tribunale di Trento ha accolto la richiesta presentata dall'avvocato della difesa di scarcerazione del 41enne di origine albanese per l'aggressione ai danni di un cittadino marocchino di 49 anni avvenuta lo scorso lunedì 17 giugno a Levico.

Il giudice ha quindi disposto gli arresti domiciliari.

Il 41enne, accompagnato dall'avvocato Nicola Zilio, ha confermato di fronte al Gip la versione rilasciata ai carabinieri al momento dell'arresto, ribadendo come la sua sia stata una reazione di legittima difesa nei confronti di un aggressione subita e a protezione della figlia di tre anni, presente al momento dei fatti.

In merito al taglierino cutter utilizzato nell'aggressione, l'uomo ha spiegato che si tratta di strumento di lavoro, dotato di una lama di ridotte dimensioni, che tiene normalmente con sé per recarsi nei cantieri dove è posatore di cartongesso.

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