Valsugana / La vicenda

Mamma e figlio liberati a Grigno, i carabinieri: “Se non l’avessimo fermato, li avrebbe ammazzati”

L'intervento ha visto impegnati i militari dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso, Vicenza e Trento che si sono attivati dopo l'allarme lanciato ieri, 5 luglio, dal marito della donna. Fugatti ringrazia i carabinieri: "Più motivazione nel proseguire l'impegno di tutte le istituzioni per prevenire e contrastare la violenza di genere"

IL FATTO Arrestato dopo una fuga di 100 km
IL CASO L'uomo fermato aveva il divieto di avvicinamento

GRIGNO. - "Stai zitta o fai la fine di Giulia Cecchettin". E' la minaccia che l'uomo di 33 anni ha rivolto alla donna che aveva rapito ieri, 5 luglio, assieme al figlioletto di 5 anni, durante la fuga di 100 chilometri da Borgoricco (Padova) a Grigno. Lo ha riferito il comandante dei carabinieri di Padova, Michele Cucuglielli, parlando con i giornalisti.

"Abbiamo vissuto momenti veramente drammatici - ha proseguito -. Il nostro operatore ha avuto l'accortezza di accorgersi subito che era una situazione molto grave, e ha permesso di attivare tutta la macchina investigativa dell'Arma, che in pochissimo tempo è riuscita a risolvere la situazione". “Se non l'avessimo fermato, li avrebbe ammazzati”, spiega il comandante dei Carabinieri di Padova. 

Sequestra madre e figlio, arrestato dopo una fuga di 100 km: le chiamate al 112

Rapimento iniziato a Borgoricco, nel Padovano, e concluso a Grigno, in Trentino

Il commento di Fugatti

 "Un primo plauso va sicuramente all'efficace intervento delle forze dell'ordine che hanno tratto in salvo madre e figlio, fermando tempestivamente l'uomo ritenuto responsabile del loro sequestro. Ringrazio dunque i carabinieri che con i diversi reparti tra cui quello di Borgo Valsugana sono stati decisivi evitando eventuali ulteriori violenze ed epiloghi ben peggiori come quelli che purtroppo spesso sentiamo dalle cronache".

"Un buon esito, in questa difficile vicenda, per la quale auguriamo ogni bene futuro alla mamma e al proprio figlio. E una notizia positiva per la comunità trentina e le sue forze dell'ordine, che ci dà ancora più motivazione nel proseguire l'impegno di tutte le istituzioni per prevenire e contrastare la violenza di genere, rinnovando con sempre maggiore forza la virtuosa collaborazione che esiste nel nostro territorio fra i diversi soggetti a protezione di donne e minori". 

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