Il sindacato Unarma: «ll rientro di Forti barattato con lo sconto di pena agli assassini del vicebrigadiere Cerciello?»
L'associazione si rivolge al governo Meloni richiamando la vicenda processuale dei due giovani americani: non vogliamo credere che il ritorno in Italia sia stato barattato per oscure convenienze politiche con il sangue versato da un servitore dello Stato
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ROMA. "I due assassini del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega hanno ricevuto uno sconto di pena. In particolare, Gabriel Christian Natale Hjorth potrà scontare gli arresti domiciliari in una casa a Fregene e non possiamo escludere, in un futuro prossimo, il trasferimento in Usa e la liberazione dei due assassini.
Non vogliamo credere che il rientro in Italia di Chico Forti, considerato un truffatore e un omicida negli Stati Uniti, sia stato barattato, per oscure convenienze politiche con il sangue versato da un servitore dello Stato": lo afferma l'asssociazione sindacale dei carabinieri Unarma.
"Chiediamo al governo - aggiunge Unarma - di fare chiarezza su questa vicenda e di smentire qualsiasi ipotesi di scambio di prigionieri che possa macchiare la memoria di un valoroso servitore dello Stato.
Non fateci vergognare di essere uomini dello Stato. La giustizia deve prevalere e l'assassinio del vicebrigadiere Cerciello Rega non deve essere dimenticato né sminuito". (ANSA)