Scontro sul destino dell'orsa Kj1, polemica nel centrodestra: la Lega attacca Biancofiore e Brambilla
Dopo il parere dell'Ispra si attende un terzo atto ufficiale della Provincia sull'animale con tre cuccioli al seguito che ha ferito un turista nei boschi di Dro. Le azioni possibili, secondo il Pacobace, oltre all'abbattimento, sono la cattura e la detenzione. Paccher e le parlamentari leghiste Cattoi e Testor schierate con Fugatti e contro le colleghe che caldeggiano soluzioni alternative all'uccisione
GESTIONE Biancofiore: perché non la sterilizzate le orse?
TAR Secondo no all'ordinanza firmata da Fugatti
OIPA "Fugatti non firmi un nuovo decreto di abbattimento"
PETIZIONE "No agli abbattimenti di orsi in Trentino"
CONSIGLI Cosa fare per evitare gli incontri o per difendersi
TRENTO. Polemica esplosiva nel centrodestra sulla questione orsi in Trentino, mentre c'è attesa per la decisione della Provincia, dopo il parere dell'Ispra su Kj1, l'animale con tre cuccioli al seguito che ha ferito un turista francese nei boschi di Dro.
Il parere sarebbe favorevole o - più correttamente - non negativo. Secondo il Pacobace, oltre l'abbattimento, sono però previste, in alternativa, anche il radiocollare (che nel frattempo è già stato applicato al plantigrado) e la cattura e lo spostamento in un recinto, come già avvenuto per Jj4, dopo la morte di Andrea Papi.
Dal palazzo della Provincia, in piazza Dante, per il momento, arriva però solo un impenetrabile 'no comment'.
Nei giorni scorsi il Tar ha sospeso due decreti di abbattimento, firmati dal presidente Maurizio Fugatti.
Intanto, sul tema la Lega, in difesa della linea dura Fugatti, attacca le deputate Michela Vittoria Brambilla e Michaela Biancofiore che si spendono per una soluzione incruente e sottolienano le manchevolezze della gestione degli orsi nel corso ormai di molti anni.
"Ma la Biancofiore - attacca il consigliere provinciale della Lega Roberto Pacchersi - ricorda che è stata eletta grazie al voto dei trentini o ha deciso di voltare loro le spalle? A furia di stare a Roma la parlamentare di Bolzano non ha più la percezione di quali siano le istanze che arrivano dal territorio e non si rende più conto di quanto sia alta l’intolleranza da parte dei cittadini nei confronti dei grandi carnivori.
La deputata sta solo facendo speculazione elettorale andando a cercare un consenso politico fuori regione senza alcun rispetto per chi ha scritto il suo nome sulla scheda elettorale. Noi abbiamo il dovere di garantire la sicurezza dei nostri concittadini e di tutelare gli allevamenti di montagna e l’economia che ne deriva per il territorio. Negli ultimi due anni, si è assistito a un incremento significativo delle aggressioni da parte dei grandi carnivori, come lupi e orsi, verso il bestiame. Questo fenomeno ha causato un aumento del numero di malghe abbandonate, mettendo a rischio non solo la produzione agricola locale, ma anche l'economia di intere comunità montane che dipendono da queste attività.
Le malghe non sono solo luoghi di lavoro, ma rappresentano anche un patrimonio culturale e storico del territorio e il loro abbandono comporta la perdita importante. Le soluzioni proposte dalla Biancofiore richiedono tempi lunghi e inapplicabili. Nessuno è contrario alla sterilizzazione degli orsi, ma forse è meglio chiedere agli esperti. Non credo che ci siano molti esempi nel mondo, perché è facile dire sterilizzazione, meno facile è poi realizzarla, i tempi sono lunghi e i rischi per gli stessi orsi non sono pochi, pertanto qui bisogna agire in modo immediato. Quando l’orso è pericoloso deve essere abbattuto perché la vita di un essere umano vale molto di più di quella di un animale", conclude l'esponente della Lega Salvini Premier.
Caustiche, in una nota, anche la deputata Vanessa Cattoi e la senatrice Elena Testor: "Meno male - scrivono le due elett eleghiste - che ci sono la Biancofiore e la Brambilla che sanno come risolvere il problema del sovraffollamento di orsi in Trentino! Ma perché non le abbiamo consultate prima?
A quanto pare le due parlamentari hanno già la soluzione: sanno esattamente dove spostare gli oltre 100 orsi che nessuno vuole più nelle nostre valli. Nessuna regione italiana si è offerta di accoglierne neppure uno e ogni Paese europeo ha dichiarato che non ne vuole sapere niente. Secondo le tabelle Ispra, il nostro territorio potrebbe ospitare al massimo una cinquantina di orsi, mentre oggi ce ne sono circa 120".
Poi un altro affondo contro Brambilla e Biancofiore: "Proporremo di nominarle ambasciatrici del Trentino con delega allo sloggiamento degli orsi. Di sicuro troveranno una nuova casa per tutti loro, ben lontano dal Trentino, entro un anno perché, lo ricordiamo alle colleghe, poi gli orsi si riproducono e siamo punto e a capo. Il problema non è solo rappresentato da due o tre orsi confidenti, ma dal numero complessivo di grandi carnivori presenti in Trentino, che è il oltre il doppio rispetto alla capacità del territorio.
La gente è stufa e i sindaci della Val di Sole non ne possono più delle chiacchere perché con i cartelli e le informative non si ferma la riproduzione. Ma se pensano di poter risolvere il problema, allora avanti: nominiamo la Brambilla e la Biancofiore ambasciatrici ufficiali dello sloggiamento orsi del Trentino. Vediamo se alle chiacchiere seguono i fatti", conclude la nota delle due parlamentari salviniane.
A stretto giro è arrivata la replica di Biancofiore: "Dispiace che le mie colleghe e amiche parlamentari mi attacchino imbeccate da coloro che non conoscono il confronto delle idee, ignorando completamente il contenuto della mia interrogazione al ministro dell'ambiente Pichetto Fratin.
Se non si limitassero a leggere i titoli dei giornali, avrebbero capito che la domanda sottoposta dalla sottoscritta chiede come mai, nonostante le comunicazioni degli esperti in tempi antecedenti alle plurime aggressioni, qualcuno tra Ispra e dirigenti della Provincia autonoma, non abbia dato seguito alle misure consigliate dai nostri veterinari esperti, veterinari trentini per intenderci, per la gestione dei plantigradi, quali appunto la sterilizzazione che eviterebbe proprio la riproduzione alla quale le colleghe fanno riferimento".
La senatrice, presidente del Gruppo Civici d'Italia - Noi Moderati, aggiunge: "Ricordo infatti che le aggressioni, sino ad oggi, sono state da parte di orse con i piccoli al seguito e se queste fossero state sterilizzate a partire dal 2021 come raccomandato dagli esperti dei plantigradi, peraltro con costi molto contenuti rispetto a quelli impiegati annualmente per la gestione di un problema che non viene risolto, Andrea potrebbe essere ancora tra noi e altri escursionisti avrebbero evitato di essere aggrediti".
"Magari qualcuno nominasse me o Michela Brambilla ambasciatrici per l'orso, sono anni che chiedo un commissario ad hoc ed un tavolo tecnico con la Provincia, ma la riposta è sempre e solo "copemoli" tutti, come nel far west. Allora faccio anche io una proposta provocatoria: imbraccino le colleghe e Fugatti direttamente il fucile, guardando bene negli occhi le orse con i loro cuccioli al seguito mentre lo fanno, perché è troppo facile commissionare ad altri senza prendersi la responsabilità della coscienza di togliere la vita ad un essere vivente", afferma Biancofiore.
Per tornare al merito della questione, secondo la Lav, "il presidente Fugatti cercherà di compiere al più presto la sua vendetta sugli orsi. Un nuovo atto sanguinario, in applicazione della legge provinciale che consente di uccidere 8 orsi l'anno, che il governo dello stesso colore della giunta provinciale, non ha voluto impugnare davanti alla Corte Costituzionale, nonostante le nostre richieste e proteste".
"Chiediamo alla Provincia di fermare qualsiasi deriva orsicida e di lasciar vivere libera KJ1, così che possa continuare a fare crescere i suoi cuccioli, finché non saranno autonomi", conclude la nota.
L'Ente Nazionale protezione Animali esprime "profondo sconcerto per le indiscrezioni sul parere Ispra".
"È necessario sottolineare che la dinamica dell'incidente di Dro è ancora tutta da chiarire e che pertanto allo stato attuale c'è una totale carenza di istruttoria. Ovviamente, oltre a ricorrere contro il parere Ispra, Enpa impugnerà eventuali nuove ordinanze di morte della Provincia autonoma di Trento e denuncerà quanto sta avvenendo in Trentino alla Commissione europea".
Invece Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d'Italia, si preocucpa del turismo e deposita una interpellanza alla ministra Daniela Santanché, "ravvisando la necessità di monitorare in maniera più incisiva quali - oltre a quelle sulle persone che tutti possiamo purtroppo constatare - siano effettivamente in termini economici e sociali, le ricadute negative anche sul turismo trentino, sia a seguito dell'uccisione di Andrea Papi sia del turista francese ferito gravemente lo scorso 16 luglio da un altro orso".