Meteo / L’emergenza

Maltempo: stato di calamità per l'Altopiano della Vigolana e Trento

"Si è trattato di un evento meteorologico fuori scala che, per di più, si è concentrato in aree ristrette del territorio, basti pensare che a Vigolo Vattaro in meno di due ore è caduta più pioggia di quanta ne cade in un mese” è il commento del presidente Fugatti

BRENTONICO 60 scout veronesi evacuati dai vigili del fuoco

TRENTO. Mentre proseguono le operazioni di ripristino, a cura del sistema di Protezione civile del Trentino, per mettere in sicurezza le aree colpite dalla colata di fango e detriti nella notte fra il 28 e il 29 luglio, ieri (2 agosto) la Giunta provinciale ha dichiarato la sussistenza della calamità per i danni causati dal maltempo nei comuni di Altopiano della Vigolana e di Trento. I criteri e le modalità di accesso a contributi e indennizzi a favore dei soggetti privati saranno definiti con appositi e successivi provvedimenti da parte dell'esecutivo.

Vigolo Vattaro, area residenziale travolta da massi e detriti durante il temporale

Anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti ha preso parte al sopralluogo dei tecnici dopo il pauroso distacco, che durante il temporale violento del 28 luglio ha investito la località Prà dei Laresi, dove si trova una ventina di case abitate, sul pendio nord della Vigolana, a Vigolo Vattaro [foto: Daniele Panato]

"Si è trattato di un evento meteorologico fuori scala che, per di più, si è concentrato in aree ristrette del territorio, basti pensare che a Vigolo Vattaro in meno di due ore è caduta più pioggia di quanta ne cade in un mese - è il commento del presidente Fugatti -. Le operazioni di accertamento dei danni sono tuttora in corso, ma sappiamo che sulla Vigolana numerose abitazioni sono state invase da fango e acqua, come anche che sono state colpite una dozzina di attività economiche nella zona di Mattarello, proprio per questo abbiamo voluto dare una risposta a tutti coloro che hanno subito danni durante il forte maltempo di fine luglio", ha concluso il presidente Fugatti che ha ringraziato ancora una volta i volontari, i vigili del fuoco e tutto il sistema della Protezione civile che sono prontamente intervenuti durante l'emergenza.

L'evento del 28 luglio è iniziato attorno alle ore 22: sul Trentino centro-meridionale si è infatti sviluppata un'intensa cella temporalesca che ha causato precipitazioni localmente molto abbondanti in poche decine di minuti e, in alcune zone, accompagnate da grandine di piccole o medie dimensioni (fino a 2 cm di diametro) e forti raffiche di vento (sono stati misurati circa 80 km/h di raffica ad Aldeno).

Le precipitazioni più intense ed abbondanti sono state misurate dalla stazione di Vigolo Vattaro della Fondazione Mach dove, in meno di due ore, si sono registrati circa 105 mm, cioè più di quanto mediamente cade in un mese; la fase più intensa si è verificata tra le 22 e le 23. Le precipitazioni particolarmente abbondanti hanno interessato ristrette aree del territorio, mentre su quasi la metà del Trentino non si sono registrate precipitazioni.

Le intense piogge hanno causato colate detritiche che si sono propagate lungo vari rii a partire dalle cime della Vigolana, tra i quali il Rio Lavina Granda a Vigolo Vattaro e i rii Stanghet e Val Cestara a Mattarello; le zone di innesco dei fenomeni sono di fatto localizzate in un raggio inferiore ad 1 km.

Il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna ha raccolto le prime sommarie informazioni per valutare la situazione sotto il profilo dei danni provocati dagli eventi meteorologici e per pianificare le successive attività di monitoraggio e organizzazione delle azioni di ripristino e ripresa delle normali condizioni di vita. Le operazioni di accertamento dei danni sono ancora in corso.

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