Trento / Il caso

Bocciata in Provincia l'idea della pista ciclabile del Bus de Vela

Delusione e rabbia della circoscrizione del Bondone dopo il no del consiglio provinciale alla proposta presentata dalla consigliera Pd Mariachiara Franzoia per questo segmento fondamentale per il collegamento verso il Garda, annoso buco nero della rete trentina

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di Nicola Maschio

TRENTO. Delusione, rammarico, ma anche rabbia. Perché sul progetto della ciclabile lungo il Bus de Vela, la circoscrizione del Bondone ci aveva sperato e puntato davvero. Invece, ha scritto sui social il presidente Alex Benetti, pochi giorni fa è arrivata la svolta: "Con grande rammarico informo che, nonostante gli sforzi di tanti - ricordo una raccolta di quasi 1.200 firme cinque anni fa - le ipotesi di progetto presentate e articoli di stampa scritti in sostegno dell'opera, il consiglio provinciale ha bocciato la proposta presentata dalla consigliera del Partito democratico Mariachiara Franzoia".

Un ordine del giorno che, ha aggiunto il portavoce circoscrizionale, non è stato nemmeno discusso o preso in considerazione, rispetto al quale si è semplicemente passati oltre. Fatto confermato tra l'altro dalla diretta interessata Franzoia (firmataria del documento insieme ai colleghi Michela Calzà e Andrea De Bertolini), la quale ha aggiunto che la proposta è stata "bocciata senza spiegazione alcuna".

Con tutto il rammarico del caso. «Una decisione deludente - ha rimarcato Benetti, - che nega benefici tangibili per la salute, l'ambiente e l'economia locale. Una scelta che non prende in considerazione la crescita esponenziale che ha avuto il cicloturismo in questi anni. Da oltre vent'anni infatti si parla di un collegamento ciclopedonale sicuro tra la Valle dei Laghi e la Valle dell'Adige, unendo Trento e il Bondone».

Insomma, per chi da tempo attendeva l'avvio dei lavori, quantificati in circa cinque milioni di euro qualche anno fa - verosimilmente ora, tra rincari e rivalutazioni, il prezzo si sarebbe aggirato attorno ai sei o sette milioni di euro, ha ribadito il presidente di circoscrizione - è arrivato il momento di alzare bandiera bianca. Almeno per il momento. Perché la sensazione, è stato ribadito dagli abitanti del territorio, è quella di un'opportunità sfumata.

«Ma non ci fermeremo qui, cercheremo altre strade per portare a compimento l'opera - ha concluso Benetti. - Trovo incredibile che questa giunta provinciale, la quale si professa da sempre quella "del fare", abbia bocciato una progettualità di questo tipo. Temo che il confronto in consiglio durante l'assestamento di bilancio, in cui la minoranza ha fatto una seria opposizione, abbia giocato un ruolo importante nel passare velocemente oltre sulla questione, senza nemmeno una discussione.

Ma non mi spiego il perché di quello che, a tutti gli effetti, è stato un dietrofront dell'amministrazione provinciale: qualche anno fa infatti l'allora consigliera ed oggi deputata Alessia Ambrosi aveva presentato un ordine del giorno, votato, mentre oggi assistiamo a questo ribaltamento di fronte incomprensibile».

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