Università / Rincari

Alloggi per gli studenti, i prezzi crescono sempre di più: fino ai 600 euro per una singola

Trento, gli universitari denunciano quest’anno ulteriori rincari. Il nodo riguarda sempre più persone e il problema impatta ormai anche sugli affitti dei residenti

COSTI Affitto a peso d'oro, il grido indignato degli studenti

di Nicola Maschio

TRENTO. l trend in aumento ormai è acclarato e, anno dopo anno, sta diventando un ostacolo sempre più difficile da superare. In un modo o nell'altro gli studenti, ma soprattutto le famiglie, stanno comunque provando a far fronte al rincaro dei costi per stanze singole e doppie gestite dai privati, "base sicura" per studiare sul nostro territorio.

Si parla di qualche decina di euro sulle doppie, ma anche di cinquanta o più sulle singole. E con la crescita delle spese - oltre ad un numero di alloggi che da sempre fa fatica a rispondere alle necessità del 65%, su oltre 16mila studenti, che arrivano in Trentino da fuori provincia e da tutta Italia - il problema si ripresenta puntuale in questo periodo dell'anno. Per dare una misura concreta delle spese alle quali una famiglia può andare incontro facendo studiare un ragazzo nella nostra città, basta dare un'occhiata, per cominciare, ai principali portali immobiliari su internet.

Siti che indicano chiaramente come le stanze, in mano alle agenzie, siano destinate a studenti. Il centro storico di Trento passa dai 300 euro circa per una stanza doppia (cifra comprensiva di tutte le spese) in zona Buonconsiglio, in particolare in via del Ventuno, fino allo stesso importo per un letto in doppia in via Roma o in via Verdi. Se ci si sposta in zona Gocciadoro, in via Pecori Giraldi nel quartiere della Bolghera, si può tuttavia arrivare anche sui 550 euro. Nonostante si stia parlando sempre di una stanza in condivisione e nemmeno in centro, ma ad un quarto d'ora a piedi almeno da quest'ultimo.

Ma è per le singole che i prezzi iniziano ad alzarsi in modo preoccupante: 480 euro mensili in via Ventiquattro maggio, 550 euro in via Grazioli, addirittura 680 euro nel quartiere delle Albere. E ancora, 500 euro mensili in via Bolognini, 600 euro in via Perini ed altrettanti per piazza Pasi. E se qualcuno pensa che spostandosi dal centro i prezzi possano abbassarsi, è costretto in molti casi a ricredersi: esempi concreti sono una stanza in "residenza di nuova realizzazione" in via Giuseppe Ferrandi, nella zona di Madonna Bianca, dove nonostante come specificato dall'annuncio la stanza sia "distante con i mezzi pubblici circa 12 minuti dal centro storico e 8 minuti da Povo" si superano i 500 euro. Vanno sempre considerate, da un lato, le possibili difficoltà ed i tempi di spostamento più lunghi con i mezzi pubblici, e dall'altro l'eventuale costo aggiuntivo di biglietti o abbonamenti per usufruirne.

Qualcosa in meno verso Povo, dove una stanza singola tocca i 300 euro, comunque non una cifra bassissima se si considera appunto la distanza dal centro.Un secondo "canale" di comunicazione, se così possiamo definirlo, sono le bacheche nelle università. Ed un terzo, strettamente collegato (solitamente gli annunci sono molto simili cartacei e online) sono le pagine sui social, dove ragazze e ragazzi avvisano di stanze pronte a liberarsi o di opportunità dell'ultimo minuto. In entrambi questi due casi, i prezzi sembrerebbero essere un po' più bassi, probabilmente per via della mancanza dell'intermediario dell'agenzia immobiliare.

Certo è che, anche in queste situazioni, gli studenti si sono adattati e non manca chi, scrivendo di essere alla ricerca di una stanza, parte già indicando un budget alto come 600 oppure oltre gli 800 euro.

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