Alluvione in Emilia Romagna, raddoppia il contingente trentino
Da oggi una squadra di 50 persone della Protezione civile provinciale operativa a Bagnacavallo
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TRENTO. Raddoppia il contingente della Protezione civile del Trentino nell'Emilia Romagna ferita dall'alluvione. Terminati gli interventi urgenti nel comune di Modigliana (Forlì-Cesena), ieri sera si sono concluse anche le operazioni in aiuto della popolazione di San Lazzaro di Savena (Bologna). Qui gli abitanti hanno dimostrato concretamente la propria gratitudine agli operatori trentini che li hanno sostenuti in un momento tanto delicato, invitandoli a mangiare nelle loro case. Piccoli gesti ma eloquenti, in momenti tanto difficili.
Il nucleo di intervento da oggi, sabato, opererà a Traversara di Bagnacavallo (Ravenna), uno dei centri maggiormente colpiti dal maltempo. Ieri sono state effettuate le operazioni di scouting sul territorio e il rafforzamento della colonna mobile trentina è stato stabilito nel tardo pomeriggio proprio a seguito del sopralluogo compiuto dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e dal presidente della Federazione dei vigili del fuoco volontari Luigi Maturi.
«Per il Trentino è fondamentale garantire il supporto richiesto dalla Regione Emilia Romagna e dunque la Protezione civile, su mandato del presidente Fugatti e secondo un'apposita delibera approvata oggi dalla Giunta, proseguirà il proprio impegno anche nei prossimi giorni», ha spiegato Fait.
Attualmente sono 24 gli operatori impegnati sul posto, appartenenti a diverse strutture operative: Servizio prevenzione rischi e Cue, vigili del fuoco volontari dei Distretti dell'Alto Garda e delle Giudicarie e vigili del fuoco permanenti di Trento.
Un rappresentante del Dipartimento si trova invece a Bologna per coordinare le Regioni impegnate in questa importante missione di aiuto (accanto alla Provincia autonoma di Trento ci sono Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto).
Da oggi saranno dunque una cinquantina gli operatori in azione a Bagnacavallo, dove ieri fortunatamente ha smesso di piovere: questo permette di lavorare con maggiore sicurezza per prestare assistenza alla popolazione colpita a causa della rottura dell'argine del Lamone a Traversara. Un terzo del comune risulta allagato e con il passare delle ore il livello dell'acqua si abbassa lentamente.
La Protezione civile interverrà dunque con piccole macchine per il movimento terra per liberare gli accessi alle abitazioni, ma anche con autobotti e idrovore. Il coordinamento è affidato all'ispettore distrettuale dell'Alto Garda Lorenzo Righi, al quale da domani succederà l'ispettore delle Giudicarie Manuel Alberti.