"Le bugie di Chico Forti", il libro si presenta a Trento, lo zio Gianni attacca, Unarma gli risponde
Un articolo sul Fatto Quotidiano parla di «boicottaggio che agita Trento», ma «non c’è nessun boicottaggio, questo volume cita prove che non sono mai state nel processo, è una montatura»
IL LIBRO L'autore è un criminologo, ex carabiniere
IL LEGALE «Chico Forti: In carcere non ha nessun privilegio»
INDAGINE «Ha chiesto di far tacere Travaglio e Lucarelli»
IL CASO «Chico Forti smentisce nel modo più assoluto le notizie»
TRENTO. L’abbiamo scritto in questi giorni: il libro intitolato «Le bugie di Chico», del criminologo Marco Strano, sarà presentato a Trento il 3 ottobre dalla trentina Cristina Sartori. Con la prefazione firmata dal generale Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma. Ma allo zio di Chico, Gianni Forti, la cosa non piace.
Scrive Gianni Forti: «È di questi giorni la notizia che Marco Strano presenterà a Trento un libro intitolato “Chico – Un ergastolano che ci ha ingannati tutti per vent’anni”! È il secondo del genere. Lo scorso anno un altro libro lo aveva intitolato “La strategia di un assassino”!
Conoscendo personalmente la presentatrice dell’evento, mi sono permesso di telefonarle per sapere come stavano le cose. Lei, per correttezza, informava Marco Strano della mia telefonata, peraltro senza secondi fini, il quale a sua volta contattava Alessandro Mantovani, un suo amico giornalista del Fatto Quotidiano.
Mantovani mi telefonava per chiedermi “che cosa stava succedendo a Trento” poiché la mia telefonata alla presentatrice gli sembrava che fosse un invito a “boicottare” la presentazione del libro.
Ma quando. mai? Vengo attaccato ferocemente a casa mia e io non posso nemmeno fare una telefonata per sapere come stanno le cose? La presentazione di questo libro a Trento, città della famiglia e degli amici di Chico, assume un forte sapore di provocazione dal momento che la città si è sempre schierata empaticamente a fianco di Chico.
Comunque, a Mantovani ho assicurato che nessuno mai avrebbe detto una parola o mosso un dito per impedire questo evento.
Gli amici storici di Chico sono tutti dei seri professionisti e non li ha nemmeno sfiorati il pensiero di simili iniziative. I sostenitori della sua causa sono sempre stati pacifici e corretti, con un comportamento esemplare in tutte le manifestazioni ed eventi a favore di Chico.
Tuttavia, nonostante queste assicurazioni, il giorno seguente appariva sul Fatto Quotidiano un titolo vergognoso: “Alta tensione a Trento: il libro colpevolista agita i pro-Forti!” Un’accusa infamante di una falsità mostruosa, che sottolinea ancora una volta una precisa volontà di aggressione e mistificazione dei fatti. Il contenuto dei libri di Marco Strano sono dello stesso tenore. Elenca una serie di “prove schiaccianti”, già cancellate in istruttoria e mai portate al processo, senza produrre un solo documento che avvalori le sue tesi colpevoliste!
Ma qual è il motivo di Strano di riesumare la storia giudiziaria di Chico Forti, morta e sepolta da un quarto di secolo, per mettere in moto una macchina del fango attraverso queste orripilanti pubblicazioni?
Lo scopo è forse quello di rallentare (o impedire…) il percorso penale che Chico deve rispettare per raggiungere quella libertà negatagli per metà della sua vita? Oppure, più semplicemente, quella di ottenere visibilità per lucrare su questa storia?
Questo Strano ha mai conosciuto Chico Forti e la sua storia? Ha mai seguito l’istruttoria o presenziato al processo? E perché si scatena contro di lui adesso che è miracolosamente rientrato in Italia (ed è ancora detenuto!) dopo 25 anni di segregazione in un carcere della Florida? Che cosa gli ha fatto?
Colpevole o innocente (come credono la famiglia e gli amici), ha già scontato abbondantemente la sua pena e nessuno gli ridarà mai quello che ha perso!
Strano dichiara che fa tutto questo per difendere l’onore e il prestigio della polizia di Miami messa sotto accusa per la manipolazione dei fatti del processo! È assolutamente ridicolo! La polizia di Miami è talmente perfetta da non sbagliare mai? Eppure sono numerosi i casi dove è successo esattamente il contrario!
Comunque, a scanso di equivoci, per ribadire all’insinuazione di “boicottaggio” dell’evento, chiunque vorrà partecipare alla presentazione del libro di Strano è liberissimo di farlo, anche perché così si renderà conto di persona di questa gente!» conclude Gianni Forti.
La reazione di Unarma (Associazione sindacale dei carabinieri): "Solidarietà a Marco Strano"
"Esprimiamo piena solidarietà al nostro direttore del dipartimento di psicologia militare e di polizia di UNARMA, Marco Strano, per il coraggio dimostrato nell’affrontare un tema così controverso come il caso Chico Forti. Il suo libro, “Le bugie di Chico – Un ergastolano che ci ha ingannati tutti per vent’anni”, che non ha alcuna finalità di lucro essendo gratuito e direttamente scaricabile dal web, e che solleva interrogativi profondi su un caso che ha diviso l’opinione pubblica per due decenni.
Il libro verrà discusso pubblicamente durante una delle presentazioni organizzate da UNARMA, in particolare il 3 ottobre a Trento, nell’ambito dell’iniziativa “La sicurezza del Paese passa anche dalla verità”. Le critiche personali e le offese ricevute da Strano da parte di membri della famiglia Forti sono pertanto infondate e non fanno che evidenziare la complessità e la tensione che circondano ancora questo caso.
È fondamentale però che professionisti come Strano, che collabora con UNARMA come psicologo da anni, possano esprimere le loro analisi basate su studi e ricerche accurate, contribuendo alla ricerca della verità anche quando essa risulta scomoda o impopolare. Solo attraverso un confronto aperto e onesto possiamo sperare di giungere a una piena comprensione della giustizia. Auspichiamo pertanto che la sera del 3 ottobre prossimo all’hotel NH di Trento ci sia un grande afflusso di persone interessate a ricevere finalmente informazioni corrette su questa vicenda".