Migranti / Il caso

L'annunciata chiusura della residenza Fersina, il Comune chiede chiarimenti

In una lettera inviata alla Provincia il servizio welfare rileva fra l'altro che si rileva anche che struttura ospita attualmente più persone di quelle che potrebbero trovare posto a casa San Pietro

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TRENTO. Nuove nuvole sulla questione della residenza Fersina e sull'annunciata chiusura del centro di accoglienza per migranti. Il servizio welfare e coesione sociale del Comune di Trento ha scritto all'amministrazione provinciale per chiedere informazioni precise sulla chiusura dellla struttura e sul destino dei richiedenti asilo ospitati.

A quanto si apprende, nel testo, inviato nei giorni scorsi, si rileva anche che la residenza ospita attualmente più persone di quelle che potrebbero trovare posto a casa San Pietro, in località San Nicolò, tra gli abitati di Piedicastello e Ravina.

"Per il momento non abbiamo ricevuto informazioni da parte della Provincia né sulla struttura che dovrà sostituire la residenza Fersina, né sul nuovo Cpr", ha spiegato l'assessore comunale alle politiche sociali, Alberto Pedrotti.

Attualmente la residenza Fersina ospita circa 270 richiedenti asilo, la quasi totalità di quelli accolti in Trentino. L'area in cui sorge è stata tuttavia destinata al nuovo polo ospedaliero di Trento. Per trovare una nuova collocazione per le persone ospitate nel centro, nelle scorse settimane la Giunta provinciale ha avviato un'interlocuzione con la curia trentina per la conversione in centro di accoglienza della villa di San Nicolò.

Per quanto riguarda il nuovo Cpr, invece, si tratta di una struttura la cui realizzazione nel capoluogo è stata annunciata nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

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