Migranti / Testimonianze

«Sono fuggita da mio marito violento. A Trento cerco una casa per me e i bimbi»

Il drammatico racconto di una donna originaria del Nord Africa, che ha girato in altri Stati europei prima di arrivare qui, dove si è rifugiata. «Da anni non vedo la mia prima figlia, lui me l'ha portata via. Mi picchiava anche durante la gravidanza, poi l'ho denunciato»

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di Francesca Cristoforetti

TRENTO. Non ha paura a raccontare la sua storia, segnata dalle continue violenze del marito da cui è scappata e dal dolore per la lontananza dalla figlia piccola che non vede da anni.

Nonostante questo, Fatima (nome di fantasia, ndr) che non ha nemmeno trent'anni, è riuscita a fuggire da una situazione diventata, oltre che insostenibile, estremamente pericolosa per lei e per il suo secondo bimbo.

Originaria del Nord Africa la donna ha girato in altri Stati europei prima di arrivare in Trentino, dove si è rifugiata. «Sto scappando da mio marito», dice.

Eppure la sua situazione è appesa a un filo dato che anche lei, dal primo novembre dovrà abbandonare la struttura che è stata assegnata a lei e al suo piccolo.

«Da anni non vedo la mia prima figlia - dichiara - me l'ha portata via. Mi picchiava anche durante la gravidanza, poi l'ho denunciato».

Un incubo quello vissuto proprio tra le mura domestiche. Poi la decisione di scappare per ricominciare una nuova vita da zero.

«Adesso sono riuscita a trovare un avvocato. Il mio obiettivo è riuscire a riabbracciare mia figlia per vivere con loro insieme in una bella casa. Dare loro una stanzetta ciascuno e che in futuro possano studiare, magari diventare medici o avvocati».

Possibilità che non dovrebbe rimanere soltanto un sogno, ma essere un diritto per tutti. «I miei progetti futuri? Vorrei - conclude Fatima - poter diventare un'estetista prendendo un diploma e specializzandomi. E soprattutto offrire una vita migliore ai miei bambini per non lasciarli in un contesto degradato e difficile, non adatto a loro».

Con lei ieri mattina erano presenti altre sette famiglie: in totale sono una decina i nuclei famigliari che rischiano di trovarsi senza una casa dal 31 ottobre prossimo. E con l'emergenza freddo alle porte la paura più grande è che la situazione possa sfuggire di mano.

[foto di repertorio]

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