Trento, furto nella chiesa ortodossa: via soldi e lasciate feci in sagrestia
Colpito dai ladri e vandali il luogo di culto in centro città, in vicolo San Marco, rubati mille euro frutto delle offerte, e vari oggetti sacri, compresi tre crocefissi. Il parroco, padre Ioan Catalin Lupasteanu: «Un atto a dir poco blasfemo». I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per cercare di individuare i colpevoli
TRENTO - Furto e vandalismo nella chiesa ortodossa in vicolo San Marco, dove qualcuno si è introdotto nella notte tra giovedì e venerdì per sottrarre quanto più possibile. Oltre a un bottino in denaro contante, frutto delle offerte, di circa mille euro sono stati portati via tre crocifissi, bottiglie di vino e due turibuli per le celebrazioni religiose. «Era tutto nuovo», spiega con enorme amarezza padre Ioan Catalin Lupasteanu, parroco della comunità. Ma il gesto peggiore, e più di disprezzo, è stato lasciare all’interno della sagrestia delle feci. «Un atto a dir poco blasfemo».
L’allarme è stato lanciato dal religioso venerdì mattina.
«Erano le 7.25 quando sono arrivato davanti all’ingresso della chiesa e ho visto tutte le porte aperte. Ho subito immaginato cosa fosse accaduto, per questo ho chiamato immediatamente il 112. Non ho avuto il coraggio di entrare, avevo paura che qualcuno fosse ancora dentro». Con l’arrivo dei carabinieri della compagnia di Trento, l’amara sorpresa. Dentro i locali, il caos. Cassetti rovesciate, carte e oggetti sacri a terra.
«Cercavano soldi nelle scatole, infatti sono riusciti a portare via il ricavato delle donazioni: solo per le icone religiose, circa 600 euro». Non solo. Ad essere portati via corone per i matrimoni, un calice, i dolcetti di Natale per i bambini. «Hanno rovesciato completamente la mia borsa con all’interno l’occorrente per la benedizione delle case». Prima di allontanarsi però qualcuno ha pensato di defecare nella sala.
Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma per un primo sopralluogo, per cercare di risalire a chi ha compiuto tale gesto. Stando alle prime informazioni però non sembra essere stata lasciata alcuna impronta. Sono state acquisite quindi le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. «È un’area, questa, lasciata a se stessa», conclude padre Lupasteanu.