Provincia, oltre duecento milioni per impianti di depurazione e collettori
Sul fronte dei rifiuti, quasi sessanta milioni, buona parte dei quali sono destinati alla bonifica della discarica della Maza di Arco. Aggiunto un incremento degli investimenti di circa 20 milioni di euro, annunciato oggi dalla giunta riunita in valle dei Mocheni
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TRENTO - La giunta provinciale di Trento ha approvato il primo aggiornamento del documento di programmazione degli interventi, con un incremento degli investimenti di circa 20 milioni di euro rispetto alla programmazione precedente per finanziare tutti gli interventi di competenza dell'Agenzia provinciale per la depurazione. Complessivamente - informa una nota - si prevede un investimento che sfiora i 270 milioni di euro nel settore delle opere igienico-sanitarie.
"Un impegno che prosegue e che guarda alla salvaguardia dell'ambiente in un'ottica di sviluppo, per rendere ancora più efficienti i sistemi di depurazione e a migliorare costantemente la qualità delle acque. Accanto a questo, stiamo lavorando per una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale", ha affermato l'assessora all'ambiente, Giulia Zanotelli, dopo la seduta di giunta avvenuta oggi in val dei Mocheni.
L'amministrazione ha prestato particolare attenzione a due sezioni: i collettori e gli impianti di depurazione, per i quali sono previsti interventi per 210.586.000 euro e il settore dell'impiantistica e dei rifiuti urbani, per cui sono previsti interventi per un ammontare di 58,6 milioni di euro (dei quali 39 milioni sono destinati alla bonifica della discarica della Maza di Arco).
Proseguono dunque gli incontri fuori porta della giunta provinciale, che oggi era a Palù del Fersina, in Val dei Mòcheni. All'incontro, a cui erano presenti il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, la vicepresidente Francesca Gerosa e gli altri assessori provinciali vi erano il sindaco, Franco Moar, gli assessori comunali e tutti i referenti delle realtà locali e delle forze dell'ordine.
A quanto riferito da Fugatti - informa una nota - gli incontri della Giunta provinciale sul territorio sono funzionali per "rafforzare il dialogo e la collaborazione con le comunità locali".
"Palù del Fersina, e la Val dei Mòcheni - ha spiegato il presidente - è stato scelto, non a caso, per l'importante progetto legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede azioni per la tutela della lingua mòchena, la valorizzazione del paesaggio, la riqualificazione degli edifici e dei centri storici dei borghi per favorire l'insediamento e l'ospitalità diffusa, il miglioramento della rete dei collegamenti, l'impulso al turismo e allo sviluppo sostenibile.
Un piano di sviluppo che ha l'obiettivo di rilanciare un territorio fondamentale per la nostra Autonomia, proprio per le sue peculiarità".