Qualità della vita 2024: Trento sul podio, al primo posto c’è Bergamo
Il capoluogo trentino si distingue in particolare nella categoria "ambiente e servizi", dove raggiunge il vertice della classifica nazionale. La città si caratterizza per un elevato standard nella gestione del territorio, nella qualità dell'aria e nell'offerta di servizi ai cittadini
ECONOMIA Esportazioni in crescita nel terzo trimestre
TRENTO. È Bergamo la provincia dove si vive meglio secondo la classifica sulla qualità della vita 2024 pubblicata dal Sole24ore, ma è Trento a confermarsi protagonista assoluta tra i capoluoghi regionali. La graduatoria, che tiene conto di molteplici indicatori socio-economici, vede un significativo riposizionamento delle città, con particolare evidenza per quelle del Nord-Est.
Trento conquista il secondo posto e migliora ulteriormente la performance dell'anno precedente. Il capoluogo trentino si distingue in particolare nella categoria "ambiente e servizi", dove raggiunge il vertice della classifica nazionale. La città si caratterizza per un elevato standard nella gestione del territorio, nella qualità dell'aria e nell'offerta di servizi ai cittadini.
Bolzano segue a ruota, facendo registrare un balzo notevole di dieci posizioni, passando dal tredicesimo al terzo posto. Il capoluogo altoatesino brilla particolarmente negli indicatori relativi a "demografia, società e salute" e "affari e lavoro", sebbene mostri performance sotto la media nazionale nel settore "cultura e tempo libero".
Il dato più eclatante dell'edizione 2024 è il drastico calo delle grandi città metropolitane. Bologna, tradizionalmente nelle prime posizioni, perde sette posti, mentre Milano scivola di quattro posizioni, attestandosi al dodicesimo posto. Ancora più marcato il declino di Firenze, che precipita di trenta posizioni fino al 36° posto, dopo aver mantenuto per tre anni consecutivi una posizione nella top 10.
Particolarmente significativo il crollo di Roma, che con una perdita di 24 posizioni si ritrova al 59° posto, preceduta di poco da Torino che, perdendo 22 posizioni, si ferma al 58° posto.