Furto nella notte alle medie di Cognola: rubati tablet e altri dispositivi elettronici
Al momento di aprire la struttura di via Ponte Alto, il personale ausiliario ha trovato alcune finestre spalancate e uffici e aula docenti con cassetti rovesciati e armadietti aperti
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TRENTO - Furto a scuola, in collina: la brutta sorpresa è stata scoperta martedì mattina dal personale e dai docenti della scuola secondaria di primo grado dell'istituto Trento 2, il Comenius di Cognola: al momento di aprire la struttura di via Ponte Alto, che ospita anche uffici, segreteria e dirigenza dell'intero comprensivo, il personale ausiliario ha trovato alcune finestre aperte e uffici e aula docenti con cassetti rovesciati e armadietti aperti.
Dai locali è stato asportato parecchio materiale elettronico e informatico: cinque tablet tra cui due Ipad, un notebook, una webcam, accessori per microfoni e altri materiali, adattatori e cavi.
Dopo aver verificato gli ammanchi, con i responsabili dell'intrusione che si sono introdotti anche negli uffici amministrativi, la scuola ha composto il 112 chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine, con gli operatori della centrale unica dell'emergenza che ha inviato a Cognola una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Trento.
Alcuni elementi - come l'immediata disattivazione dei device rubati, che non risultavano neppure più geolocalizzabili e le numerose finestre trovate aperte, probabilmente per garantirsi rapide vie di fuga nel caso fossero stati scoperti, fanno presumere che ad entrare in azione possa essere stato qualcuno quantomeno avvezzo all'attività criminosa facendo apparire come improbabile l'ipotesi dell'episodio come vandalismo anche perché non sono stati trovati locali deliberatamente danneggiati.
Alcuni degli articoli rubati sono stati poi ritrovati in altre zone della scuola, abbandonati probabilmente dai ladri quando hanno trovato qualcos'altro di monetizzabili più facilmente: non è un caso che sia stato lasciato il notebook mentre dei tablet non è stata trovata traccia. Ancora non è chiaro poi da quale porta i malviventi siano entrati nell'istituto: sono in corso accertamenti per capire su quali ingressi o serramenti siano presenti segni di effrazione anche se è da escludere che siano stati mandati in frantumi finestre o vetrate.
Quantomeno, piccola consolazione, l'episodio non ha avuto ripercussioni per studentesse e studenti che grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e al lavoro del personale ausiliario hanno potuto regolarmente frequentare le lezioni quasi senza accorgersi di quanto era accaduto. Le. Po.