In Trentino 92 posti letto in più nelle case di riposo: ora sono 4.636 in tutto
Gli interventi di potenziamento disposti dalla Provincia riguardano i territori di Trento (Apsp Beato de Tschiderer), Cadine, Lisignago, Val di Fassa, Cavedine, Cles, Predaia e Borgo d'Anaunia. Sostegno ai servizi domiciliari: attivato il sottocomitato "Welfare anziani"
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TRENTO - Aumentano i posti letto nelle case di riposo trentine. Le direttive per il 2025, approvate ieri dalla giunta provinciale, infatti prevedono un incremento di 92 posti letto nei territori con una minore dotazione e interessano Trento (Apsp Beato de Tschiderer), Cadine, Lisignago, Val di Fassa, Cavedine, Cles, Predaia e Borgo d'Anaunia. In provincia il totale dei posti convenzionati sale a 4.636.
Previsto anche un aumento di 46 posti nei Centri diurni già attivi. In programma anche l'aumento del personale: previsti 24 infermieri e 70 operatori socio-sanitari aggiuntivi, per un investimento complessivo di 4,4 milioni di euro.a pagina20
Le due deliberazioni - informa una nota - mettono a disposizione altri 11 milioni di euro, movimentando risorse per quasi 190 milioni, ovvero circa 180 milioni per il sistema delle Rsa e oltre 9 milioni per il centri diurni. Tra le altre modifiche introdotte per le Rsa, ci sono l'aggiornamento della tariffa sanitaria e una nuova residenzialità a bassa soglia assistenziale destinata a persone parzialmente non autosufficienti attraverso la creazione di un fondo di 1,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda centri diurni, è previsto un incremento di 46 posti in quelli già attivi, dando la priorità ai territori meno servizi. Previsto anche l'aumento del fondo accantonato dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) di circa 270.000 euro per ampliare l'accoglienza diurna nelle Rsa. Le direttive prevedono anche un aumento del 20% della tariffa per i centri diurni, per coprire i costi del personale e delle strutture, e del 10% per il finanziamento destinato al trasporto, in considerazione dell'incremento dei costi di carburanti e automezzi.
È stato anche attivato il sottocomitato "Welfare anziani", che avrà il compito di impostare e avviare un percorso che porterà alla revisione complessiva del modello di sostegno alla domiciliarità e di rafforzamento delle funzioni di Spazio Argento. "In tema di servizio assistenza a domicilio per anziani, nel corso del 2024 sono state identificate alcune criticità riferite sia ai processi di erogazione del servizio stesso, sia alle prestazioni e agli interventi", spiega l'assessore provinciale alla salute Mario Tonina.
"Inoltre è emersa la necessità di innovare il servizio. Il sotto-comitato avrà quindi il compito di approfondire questa tematica al fine di una prossima revisione del welfare anziani, con particolare riferimento alla domiciliarità, anche in collaborazione con Spazio Argento". Il comitato - si legge in una nota - è composto di cinque componenti (tra cui due esperti esterni in materia di pianificazione e programmazione), sei componenti esperti nell'ambito del welfare anziani individuati dai responsabili dei Servizi sociali territoriali in rappresentanza delle sei cabine di regia istituite per la governance intermedia di Spazio Argento, da due componenti esperti nell'ambito degli anziani individuati dalla Federazione trentina della cooperazione, da un componente esperto nell'ambito del welfare anziani del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza e da un componente esperto nell'ambito dell'integrazione socio-sanitaria e delle cure domiciliari dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. (ANSA). YNN-WA