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Saldi, i consigli del Centro tutela dei consumatori per evitare imbrogli

Per prima cosa bisogna ricordarsi che, anche in tempio di svendite, valgono i consueti diritti del cliente: i capi acquistati devono dunque essere privi di difetti e corrispondere alle indicazioni pubblicitarie. Ecco le altre cose da tenere presente

TRENTO. Occasioni sì, ma attenti a non farsi imbrogliare. Rispetto all’apertura dei saldi di fine stagione il Centro tutela consumatori utenti (Ctcu) ricorda che possono essere sì ribassati i prezzi dei prodotti, ma non i diritti dei consumatori. Ecco dunque una serie di consigli da tenere a mente andando a caccia di occasioni.

Per prima cosa bisogna ricordarsi che, anche in tempio di svendite, valgono i consueti diritti del cliente: i capi acquistati devono dunque essere privi di difetti e corrispondere alle indicazioni pubblicitarie. Un prodotto che presenti, infatti, un vizio (senza che tale vizio fosse stato evidenziato dal negoziante e compensato con un ulteriore ribasso di prezzo), va riparato oppure sostituito con un prodotto equivalente esente da vizi, ai sensi di quanto previsto dalle norme sulla garanzia legale.

Nel caso in cui ambedue i rimedi non siano praticabili, il contratto d’acquisto deve essere risolto: il consumatore ha diritto a restituire il prodotto e il negozio deve restituirgli il prezzo pagato in contanti (attenzione: il rimborso non può mai avvenire con un buono spesa).

Il cliente può presentare reclamo, anche in un momento successivo all’acquisto, per qualsiasi vizio o imperfezione che non siano stati segnalati espressamente dal negozio al momento dell’acquisto. Il periodo entro il quale si può far valere la garanzia per eventuali difetti del prodotto è di due anni dalla data dell’acquisto.

Nei primi 12 mesi dall’acquisto l’onere di provare che il difetto non era presente al momento della vendita, è a carico del venditore. Attenzione, però: i commercianti non sono tenuti, in genere, a ritirare i prodotti che non risultino difettosi; questo sia durante il periodo delle svendite che durante la stagione ordinaria. Se lo fanno è solo per atto di cortesia.

Il Ctcu ricorda inoltre che è buona norma girare e curiosare per i negozi prima delle svendite, controllando e annotando i prezzi dei prodotti in modo tale da avere certezza di fare poi un buon affare.

Per quanto riguarda le indicazioni di prezzo scontato, devono riportare tre indicazioni: il prezzo di vendita originario, ovvero il prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti all’applicazione della riduzione del prezzo; il ribasso del prezzo in percentuale; il nuovo prezzo di vendita, cioè quello scontato.

Bisogna inoltre non dimenticare che tutti gli esercizi commerciali sono obbligati ad accettare pagamenti tramite carta; il rifiuto può essere sanzionato (esistono solo rarissime eccezioni).

Anche per le svendite di fine stagione vale il consiglio di conservare accuratamente lo scontrino di cassa o la fattura, che potranno tornare utili nel caso di eventuali reclami nei confronti del commerciante o nel caso di denuncia di un danno.

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