Criminalità / Gardolo

Novantenne derubata da una finta amica: spariti dalla sua abitazione soldi e oggetti di valore

A segnalare l'accaduto attraverso i social sono i figli della vittima, una novantenne. Nei giorni scorsi una segnalazione di truffa ai danni di un'anziana è arrivata da Villazzano

TRUFFE Una donna versa settemila euro per "salvare" il conto
TRENTINO Nel 2024 ci sono state oltre 200 truffe agli anziani

di Marica Viganò

GARDOLO. Non c'è giorno, purtroppo, che non si verifichino truffe e furti ai danni di persone fragili, come possono essere gli anziani che vivono soli. Si tratta di raggiri che avvengono sempre con modalità diverse. Venerdì 24 gennaio a Gardolo è andata purtroppo a segno la truffa della "finta amica". A segnalare l'accaduto attraverso i social sono i figli della vittima, una novantenne.

L'anziana era a casa da sola quando si è presentata alla porta una giovane donna, spiegando di essere lì per farle compagnia. La vittima si è fidata di quella sconosciuta dal viso rassicurante e ha aperto la porta. Quando la visita è terminata e la giovane se ne è andata, è stato scoperto il furto: dall'abitazione mancavano denaro e gioielli.

Come hanno ricostruito i figli, in base al racconto della vittima, mentre la sconosciuta si era fermata in cucina con l'anziana, una complice sarebbe entrata nell'abitazione e avrebbe rovistato ovunque. «Sono stati rubati i pochi risparmi che erano a in casa e gli oggetti di valore che avevano un significato affettivo» spiegano i figli.

L'episodio è stato raccontato sui social per raccomandare alle persone la massima attenzione: «C'è gente che approfitta di chi è solo e di chi si fida del prossimo: se vedete persone sospette chiamate le forze dell'ordine».

Nei giorni scorsi una segnalazione di truffa ai danni di un'anziana è arrivata da Villazzano: sono stati portati via soldi e gioielli ma con un pretesto diverso, ossia per una sorta di cauzione. I malviventi, che in prima battuta avevano contattato via telefono la pensionato raccontando che il marito aveva causato un incidente, sono riusciti anche a raggirare la figlia, convincendola ad andare ad acquistare le marche da bollo da portare ai carabinieri.

Il primo consiglio anti truffa delle forze dell'ordine è di non aprire mai la porta a sconosciuti, anche se vestono un'uniforme o se hanno l'aspetto di distinti professionisti: prima di fare entrare qualcuno in casa è bene verificare sempre con una telefonata se davvero appartengono ai carabinieri o alla polizia o se sono avvocati di qualche studio legale.

Bisogna sempre fare attenzione alla richiesta di somme di denaro urgenti, ricordando che in Italia non esiste la "cauzione", ossia il deposito di denaro per far uscire dai guai chi ha commesso un reato. Inoltre nessun ente chiede soldi attraverso il "porta a porta" o effettua controlli di gioielli e banconote.

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