Vigili del fuoco / I nostri corpi

Vigili del Fuoco di Terzolas: infortuni nei boschi e ricerche persone gli interventi più frequenti

Ventuno vigili, otto allievi e tre veterani: sono loro i guardiani di questo borgo della Val di Sole. Nella sala dedicata all'indimenticato Silvio Manini, il loro giuramento continua a riecheggiare: proteggere la comunità, a ogni costo. Il corpo si distingue anche per il suo impegno sociale: nel 2021 ha ospitato tre famiglie ucraine fuggite dalla guerra

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In una fredda giornata di fine gennaio, incontriamo il comandante Matteo Zanella nella caserma dei vigili del fuoco volontari di Terzolas. A 42 anni, guida il corpo dal 2019. Il suo secondo mandato è partito nel maggio scorso. La sua storia nei pompieri inizia nel 2004, quando, a soli 21 anni, entra nel corpo spinto dalla passione per il volontariato che lo aveva già visto attivo nei gruppi giovanili locali.

"Non avevo familiari nei vigili del fuoco", racconta Zanella, che nella vita è un imprenditore nel settore del legno. "Mi ha avvicinato a questo mondo l'allora comandante Alberto Stanchina - oggi il mio vice - durante una festa al parco giochi. All'epoca eravamo solo in 12".

Oggi il corpo conta 21 vigili attivi, 8 allievi e 3 vigili di complemento. Numeri considerevoli per un paese di 630 abitanti. Un risultato frutto di un lavoro iniziato nel 2018 con la costituzione del gruppo allievi. "È fondamentale trasmettere la passione e i valori del pompiere già a 10-12 anni", spiega Zanella. "Del primo gruppo di 10 allievi, 8 sono entrati nel corpo, un successo che ci ha garantito il ricambio generazionale".

Capitolo interventi: ci sono in media circa 25 "selettive" (chiamate di emergenza) all'anno, per un totale di 80 uscite, includendo manovre e manifestazioni. La ricerca persone e gli interventi per gli incidenti sul lavoro nei boschi sono due delle operazioni più frequenti.

Il 2023 è stato particolarmente intenso: “Nel giro di tre giorni, mentre io ero in ferie – racconta il comandante - abbiamo avuto un intervento di ricerca persona durato quattro giorni, seguito da un incendio in un garage e una frana. La squadra anche in quella circostanza, ha dimostrato grande preparazione e responsabilità".

Tra gli episodi per lui più significativi, Zanella ricorda con emozione il salvataggio di un boscaiolo nel 2021, rimasto intrappolato sotto un albero. "Ogni volta che lo incontro non smette di ringraziarci", dice. Ma ci sono anche momenti dolorosi, come la perdita nel 2009 dell'allora vice comandante Silvio Manini, stroncato da un infarto proprio mentre Zanella, all'epoca caposquadra, tentava di rianimarlo.

Vigili del fuoco, il corpo di Terzolas raccontato dal comandante Zanella

Continua il nostro viaggio nel mondo dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Stavolta siamo a Terzolas, in val di Sole, e a raccontarci il corpo è il suo comandante, Matteo Zanella.

A lui è stata dedicata una sala della caserma: “In certe circostanze, come quest’ultima, vieni messo a dura prova. Ti pervade un senso d’impotenza, poi prevale la consapevolezza che il modo migliore per onorare chi hai tentato di salvare è quello di andare avanti con più forza di prima”.

Il corpo si distingue anche per il suo impegno sociale: nel 2021 ha ospitato tre famiglie ucraine fuggite dalla guerra, trasformando parte della caserma in un'abitazione temporanea per oltre un anno e mezzo. "Una delle donne vive ancora qui in paese con i suoi bambini, si è perfettamente integrata", racconta il comandante.

Guardando al futuro, Zanella è ottimista: "L'età media del corpo si è abbassata molto grazie ai giovani. Abbiamo anche tre allieve donne, segno che i tempi cambiano." La sfida più grande? Migliorarci tecnicamente e continuare ad essere un punto di riferimento per la comunità".

Per Zanella, essere vigile del fuoco volontario va oltre il semplice servizio: "In un mondo basato principalmente sui soldi, la gratitudine delle persone che aiutiamo è la ricompensa più grande. Questi valori sono fondamentali e vanno trasmessi alle nuove generazioni".

La storia del corpo di Terzolas, nato nel 1883, continua così a rinnovarsi, mantenendo salde le radici nella comunità e guardando al futuro con la forza dei suoi giovani volontari. Una testimonianza di come, anche in un piccolo paese di montagna, lo spirito di servizio e il volontariato possano essere più vivi che mai.

I VIGILI DEL FUOCO DI TERZOLAS

  • Matteo Zanella
  • Alberto Stanchina
  • Paolo Stanchina
  • Maurizio Manini
  • Andrea Silvestri
  • Franco Albasini
  • Giuseppe Anselmi

  • Mattia Baggia
  • Mouad Boufrihi
  • Beatrice Carlesso
  • Francesco Dapra'
  • Renato Endrizzi
  • Christian Forno
  • Mathias Graifenberg
  • Ciro Manini
  • Marco Pedergnana
  • Ezio Silvestri
  • Alessandro Silvestri
  • Martin Stanchina
  • Mattia Stanchina
  • Daniele Zanella

Allievi

  • Nicole Alciati
  • Simone Bendetti
  • Leonardo Bendetti
  • Riccardo Bertolini
  • Stefano Dapra'
  • Pepita Paz Gutierrez
  • Tobia Silvestri
  • Gaia Stanchina

Vigili di complemento

  • Arrigo Dapra'
  • Romano Dapra'
  • Enrico Manini

LA STORIA DEI POMPIERI DI TERZOLAS

Il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Terzolas vanta una lunga e significativa storia che affonda le sue radici nel XIX secolo. Sebbene si presume che le prime attività di soccorso siano iniziate intorno al 1800, la data ufficiale di fondazione è stata accertata nel 1883, in seguito a un devastante incendio che colpì il paese.

Questo tragico evento del 1883 lasciò nel paese solo 77 case abitabili, con una media di 7 abitanti per abitazione. Fu proprio questa calamità a spingere la comunità a strutturare meglio il servizio antincendio, portando nel 1885 all'acquisizione di attrezzature più consistenti, tra cui una cassapompa di notevole potenzialità, simile a quella in uso presso i vigili del fuoco di Willsbach in Germania.

La storia del corpo è stata segnata da diversi comandanti, a partire da Cicolini Pietro (1885-1889) fino a Stanchina Mario (dal 1969). Un periodo significativo fu l'interruzione durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1923), seguito dall'epoca fascista (1929-1952) durante la quale Terzolas era una frazione di Malé.

Nel 1953, anno di ricostituzione del Comune autonomo di Terzolas, il corpo venne riorganizzato in un'unica unità. L'evoluzione delle attrezzature è stata costante: dalle prime pompe manuali fino all'attuale dotazione che include una Campagnola FIAT 1900, una motopompa Volkswagen 1600 e moderne attrezzature per il soccorso.

Il corpo ha affrontato numerose emergenze nel corso degli anni, dai frequenti incendi boschivi alle alluvioni, dimostrando sempre grande professionalità e dedizione. Particolarmente significativo fu l'intervento del 1972 a Magras e quello del 1981 a Samoclevo, dove i vigili dimostrarono grande capacità di coordinamento con altre squadre del territorio.

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