l’indagine

Patentini di bilinguismo falsi: licenziati due medici a Bolzano

Pugno duro dell’Azienda sanitaria, si sospettano altri quattro casi: «Stiamo effettuando altri controlli per verificare che non ci siano altre situazioni analoghe»

di Valeria Frangipane

BOLZANO. Patentini falsi, licenziati due medici dell'ospedale San Maurizio di Bolzano che non sono più in turno da due settimane. Si tratta di due anestesisti passati da qualche mese dal contratto a tempo determinato a quello indeterminato dopo aver presentato il patentino. 

«L'Ufficio lingue ufficiali e diritti civici della Provincia - dice l'Asl - ci ha comunicato di aver revocato l'attestato di bilinguismo C1 ai due professionisti in quanto conseguito in base a documenti che dopo tutti gli accertamenti del caso si sono dimostrati falsi. Il patentino è requisito imprescindibile per la stipula del contratto, riteniamo quindi i medici decaduti dall'impiego pubblico». Di fatto licenziati. L'Azienda ritiene il comportamento «inaccettabile». «Stiamo effettuando altri controlli per verificare che non ci siano altre situazioni analoghe». Forte il sospetto di altri quattro casi, sempre all'ospedale di Bolzano. «Stiamo controllando proprio in queste ore». Una vicenda paradossale. 

«Da mesi - raccontano alcuni medici - giravano per i corridoi dell'ospedale strani personaggi che facevano domande un po' vaghe del tipo "come va col patentino?" e ancora "se vi serve contattateci". E qualcuno a quanto pare li ha contattati... anche se la questione è apparsa da subito più che pasticciata». Si calcola che siano circa 400 i medici e gli infermieri assunti dall'Asl senza l'attestato richiesto dallo Statuto di autonomia. Ma visto che la loro presenza è indispensabile per far funzionare la sanità che fatica a garantire i servizi, a suo tempo, si era cercato di venire incontro ai sanitari senza bilinguismo, concedendo più tempo, per imparare la seconda lingua. Era stata introdotta la possibilità di prorogare il contratto a tempo determinato di due anni (in tutto cinque). 

Ma la normativa europea, recepita anche a livello nazionale, prevede da qualche mese che i contratti a tempo determinato non possano essere rinnovati per più di tre anni. Di qui, l'improvvisa frenata che, all'inizio dell'anno scorso, aveva provocato la protesta dei sindacati per la situazione di grave incertezza causata a medici e infermieri, che pensavano di avere a disposizione cinque anni di tempo per ottenere la certificazione linguistica, e invece ne hanno solo tre. Ed evidentemente tra chi ha temuto di perdere il posto c'è anche chi - sbagliando - si è affidato a certificati fasulli. «Questione gravissima - chiude l'Asl - il bilinguismo è sancito dallo Statuto di autonomia».

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