Giustizia / Il caso

Resistenza e porto abusivo di armi: tre anarchici condannati a Trento

La sentenza prevede una pena di quattro mesi e 800 euro di ammenda per ciascuno delle persone condannate per una manifestazione non autorizzata del 2020, mentre un quarto imputato è stato assolto. Nei giorni scorsi erano stati condannati 25 attivisti di ambienti anarchici protagonisti di una manifestazione non autorizzata davanti al carcere di Spini

TRENTO - La giudice del Tribunale di Trento, Marta Schiavo, ha condannato tre persone, vicine agli ambienti anarchici, per oltraggio a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi per una manifestazione non autorizzata il 6 novembre 2020. Il procedimento rientra nell'ambito dei processi per le manifestazioni e i presidi organizzati contro le restrizioni per la pandemia da Covid-19. 

Le pene previste sono di quattro mesi e 800 euro di ammenda per ciascuno delle persone condannate. Una quarta persona è stata invece assolta perché il fatto non sussiste. 

Nei giorni scorsi, il gup di Trento, Gianmarco Giua, ha condannato a vario titolo i 25 persone, sempre degli ambienti anarchici, che avevano organizzato una manifestazione non autorizzata fuori dal carcere, a Spini di Gardolo, nel novembre del 2020.

Escludendo il reato di radunata sediziosa, il giudice ha invece riconosciuto la sussistenza dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, blocco stradale e istigazione a delinquere, assieme alle violazioni di riunione senza preavviso e volto travisato.