Politica / Parità

Donne e uomini in Giunta regionale, c’è la legge: niente proporzionale ma obbligo di rappresentanti di entrambi i generi

Passa l’emendamento di Stefania Segnana. Colmato un vuoto normativo: finora si affidava questa scelta alla sola volontà politica

IL CASO Niente quote rosa, affossata la norma

TRENTO. Il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige ha approvato la legge che introduce l'obbligo di rappresentanti di entrambi i generi nella Giunta regionale, colmando un vuoto normativo che finora affidava questa scelta alla sola volontà politica. La novità arriva con un emendamento presentato da Stefania Segnana (Lega), che "punta a un equilibrio che tenga conto di merito e competenze, senza imporre vincoli numerici rigidi".

In sostanza è stato stralciato dal disegno di legge originario l'obbligo della proporzione tra i due generi eletti in Consiglio regionale. E così, anche se viene introdotta la rappresentanza di donne all'interno della giunta, viene di fatto abolita la "quota rosa" e ne basterà una sola in un consesso di uomini. Tutto nasceva dalle elezioni dell'ottobre 2023: nella Giunta regionale non restava nemmeno un posto per una donna. La situazione era stata poi risolta con l'escamotage di sostituire il vicepresidente Maurizio Fugatti con Giulia Zanotelli.

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