Il lutto / La scomparsa

È morto a 66 anni Giuseppe Failoni: “Un uomo vero e leale”

Una vita tra Agenzia del Lavoro, Aquila Basket e Sosat. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti attoniti. Lascia la moglie Gabriella e la figlia Francesca

TRENTO. La pallacanestro, la musica, le montagne, il lavoro - o meglio i lavoratori. Non necessariamente in quest'ordine, e senza dimenticare la sua amata famiglia - la moglie Gabriella e la figlia Francesca, il suo orgoglio -, erano queste le grande passioni di Giuseppe Failoni. Per tutti semplicemente Beppo. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti attoniti.

Perché chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di condividere con lui un pezzo di vita, non può che conservare il ricordo di una persona di un'enorme umanità, leale e competente, appassionato e perbene. Un uomo che ha saputo lasciare il segno, nelle persone e negli ambienti che ha frequentato, grazie al suo stile e al suo modo d'essere.

Ambienti che possiamo riassumere con tre nomi: Aquila Basket, Coro Sosat, Agenzia del Lavoro. La palla a spicchi è sempre stata una grande passione: Beppo Failoni è stato giocatore, allenatore, dirigente, presidente e tifoso. E in ogni ruolo ha saputo portare il proprio grande contributo.  

È stato il primo presidente di Aquila Basket. Dallo sport al lavoro. Per tanti anni è stato funzionario dell'Agenzia del Lavoro ed era ormai prossimo a una meritata pensione, che sarebbe arrivata tra pochi mesi. Tra fine anni Novanta e negli anni Duemila ricoprì un delicato ma fondamentale incarico nella task force provinciale che doveva gestire le crisi industriali trentine. Il cordoglio dei sindacati.

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