Sanità / Allarme

«Al pronto soccorso di Arco situazione critica: organico da potenziare subito»

Appello della della Uil Fpl sanità, il segretario trentino Giuseppe Varagone rilancia sulla carenza di personale infermieristico e di oss sottolineando che il quadro ora è aggravato dall’aumento degli accessi con l’inizio della stagione turistica estiva e dall’incremento delle aggressioni agli operatori

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TRENTO - Giuseppe Varagone segretario generale della Uil Fpl sanità del Trentino interviene sulla  carenza di personale infermieristico e di oss  al pronto soccorso di Arco.

«Una situazione - si legge in una nota stamo - che sta  raggiungendo livelli critici, aggravata dall’aumento degli accessi con l’inizio della stagione turistica estiva e dall’incremento delle aggressioni agli operatori. È necessario un potenziamento immediato dell’organico per garantire un servizio adeguato non solo in pronto soccorso , ma anche nei trasporti in ambulanza e nelle unità operative».

L’osservazione breve del pronto soccorso, afferma il segretario Uil Sanità, richiede assistenza costante visto il numero dei degenti presenti, l’infermiere dedicato è anche impegnato nei trasporti secondari, compromettendo la qualità delle cure. 

«Inoltre, un solo oss deve gestire sia l’assistenza di base che il trasporto degli stessi per eseguire esami strumentali e/o ricoveri, aggravando cosi il carico di lavoro. Chiediamo quindi il potenziamento del personale in forza con un infermiere esclusivamente per l’Osservazione breve nelle 24 ore e un OSS dedicato nelle ore diurne.

L’Alto Garda, con il suo elevato afflusso turistico, merita un ospedale efficiente e adeguato alle esigenze della popolazione. Invece, i servizi sanitari sono stati progressivamente ridotti. La prevista chiusura del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Arco a giugno rende ancora più urgente il potenziamento di personale infermieristico ed oss in pronto soccorso, fondamentale per la gestione dei degenti con patologie psichiatriche.

Visto che gli stessi stazioneranno per ore, in attesa di essere trasferiti presso le degenze di Trento e Borgo è necessario assegnare personale di vigilanza a questo nosocomio».

Inoltre, Varagone mette in evidenza la situazione critica del punto prelievi di Arco e dei poliambulatori di Riva del Garda dove la carenza di personale contrasta con l’aumento delle richieste.

«La sicurezza e il benessere degli operatori devono essere una priorità: è necessario ridurre i carichi di lavoro e garantire condizioni dignitose, per tutelare chi ogni giorno si prende cura della salute dei cittadini», conclude il sindacalista.