Tragedia in Marmolada: riconoscimenti agli agenti intervenuti rischiando la vita
La consegna durante la festa della polizia. Fugatti: «Gestiti con grande professionalità ed umanità i momenti di emergenza»
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TRENTO. La Polizia di Stato celebra oggi il 173° anniversario di fondazione. Alla cerimonia, ospitata nell'auditorium del Conservatorio Bonporti a Trento, è intervenuto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha rivolto parole di ringraziamento, anche a nome della comunità trentina, al questore di Trento, Nicola Zupo, per l'impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato sul territorio.
Fugatti - precisa una nota - ha sottolineato l'importanza del loro lavoro, evidenziando la competenza, l'efficacia e la dedizione dimostrata nell'assicurare la sicurezza dei cittadini. "Il lavoro degli operatori è fondamentali per garantire un ambiente sicuro, non solo sulle strade e nei paesi, ma anche nel contrasto alle minacce più moderne, come quelle provenienti dal web. La Polizia di Stato si distingue inoltre per l'impegno nella lotta contro la diffusione degli stupefacenti e nella gestione delle emergenze legate al soccorso pubblico. Dalla tempestiva risposta in caso di calamità naturali, come quella verificatasi con il distacco del ghiacciaio della Marmolada, fino all'assistenza nelle operazioni di salvataggio e soccorso di persone in difficoltà", ha affermato Fugatti.
Il presidente della Provincia - sottolinea ancora la nota - ha consegnato l'encomio solenne all'ispettore della Polizia di Stato in quiescenza Paolo Borgonovo e al vice sovrintendente Christian Zanon che, a seguito della tragedia della Marmolada del 3 luglio 2022, avevano coordinato, in sinergia con la Protezione civile del Trentino, le operazioni in quota. L'encomio è stato consegnato invece all'assistente capo coordinatore Alberto Boninsegna e all'assistente capo coordinatore Cristian Rosa. "Grazie al loro impegno e a quello di tutta la squadra, erano stati gestiti con grande professionalità ed umanità i momenti di emergenza. A loro rinnoviamo il nostro più sentito riconoscimento, anche perché, in quel contesto, avevano rischiato la propria vita" ha concluso Fugatti.