Concorso «Main Stage»: bello ma con qualche dubbio

Il bando si chiama «Main Stage», ed effettivamente non avrebbe potuto esserci nome più azzeccato: chi vincerà, o meglio i quattro vincitori, conquisteranno proprio un palco principale. Sarà quello del teatro di Sanbapolis, un vero e proprio gioiello sotto ogni punto di vista, capace di contenere fino a 600 spettatori. Il concorso è stato lanciato qualche giorno fa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, in collaborazione con il Centro Musica e con il Café de la Paix. I destinatari sono le band del Trentino e dell’Alto Adige: le quattro selezionate vinceranno la possibilità di suonare a Sanbapolis, con un cachet forfettario di 600 euro più IVA.


Già fissate le date dei quattro concerti: 11 marzo, 8 aprile, 22 aprile e 13 maggio. E qui sorge un primo dubbio sulle tempistiche: le band possono aderire al concorso inviando le domande entro sabato 28 febbraio. Le proposte verranno esaminate in meno di quattro giorni, domenica compresa, e mercoledì 4 marzo la commissione ufficializzerà le quattro band vincitrici. A quel punto mancheranno appena sette giorni alla data del primo concerto (mercoledì 11 marzo): forse (ribadiamo, forse) un po’ pochi per promuovere al meglio l’evento e (forse) pochi anche per la band stessa per organizzare le prove di uno show di 90 minuti (gruppi come i Red Hot Chili Peppers, per fare un nome, non suonano per un'ora e mezza...).


Un altro dubbio, leggendo il bando, è legato ad altri due criteri indispensabili: «La durata del concerto non potrà essere inferiore a 90 minuti» e ogni band dovrà consegnare «l’Agibilità Enpals quale condizione vincolante di partecipazione». La prima regola, assolutamente legittima, sia chiaro, taglia fuori dal bando, di fatto, un buon 90% delle band trentine: chi, infatti, potrebbe garantire un repertorio con un’ora e mezza di live? Ci vengono in mente in Rebel Rootz, Anansi, i Bastard, forse Maria Devigili e pochissimi altri (escludendo le cover band). Stiamo parlando, quindi, di top band, di gruppi con almeno tre o quattro album alle spalle. Ma, a questo punto, viene da chiedersi se una top band (e casomai quali?) si muoverebbe per 600 euro e per uno spettacolo da promuovere in appena sette giorni. Sull’agibilità non possiamo pronunciarci, ma così su due piedi crediamo che ben pochi gruppi la abbiano.


Insomma, una bella idea, un bel concorso, ma che lascia qualche domanda senza risposta. O meglio: le risposte alle nostre domande arriveranno il 4 marzo, quando saranno ufficializzati i nomi dei vincitori.(in alto a destra i file con il bando)

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