Note elettroniche a Rovereto oggi con Yakamoto Kotzuga
Il nome ad effetto di Yakamoto Kotzuga pare rimandare a qualche musicista nipponico ma in realtà dietro a queste sembianze c'è Giacomo Mazzucato, giovanissimo nome emergente della scena elettronica come dimostra la sua recente partecipazione all'Elita Design Week di Milano e quella imminente allo Spring Attitude. Kotzuga è il protagonista della serata di oggi allo Smart Lab di Rovereto dalle 21 proposta dall'associazione Offset e che vedrà on stage anche Noireve ovvero Janet Dappiano, giovane trentina che sperimenta nel mondo dell'elettronica chill-out molto sulla linea di Kotzuga.
In chiusura un dj set techno di ricerca, in stile berlinese, con Amor Fati (Alberto Mariola) , universitario e dj che si occuperà di aprire la situazione verso i Dylan God , duo milanese che fa techno di qualità, di respiro internazionale, tanto che Adam Beyer recentemente ha suonato un loro pezzo.
Yakamoto Kotzuga, classe 1994, è considerato un giovane di talento capace di togliere dal cilindro, beat avvolgenti, calde frequenze chitarristiche e melodie mozzafiato che si arrampicano sublimandosi poi in improvvise esplosioni.
Il suo esordio è di due anni fa, con «Rooms of Emptiness», uscito per Bad Panda Records, a cui fa seguito pochi mesi dopo «Lost Keys & Stolen Kisses» per i francesi di Highlife Recordings.
Gli applausi dalla critica e una crescente attenzione lo portano a firmare alcune produzioni per Ghemon e Mecna, insieme a numerosi remix e svariate collaborazioni, tra le quali spicca la scelta della sua «Your Smell» come colonna sonora per un reportage della rivista Vogue alla Fashion Week di Parigi.
«All These Things I Used To Have» è l'ultimo singolo di Yakamoto mentre nei primi mesi del 2015 firma un contratto di esclusiva editoriale con Sugar che arricchisce così il suo roster nell'area elettronica e mette a disposizione del giovane musicista e produttore il proprio network italiano ed internazionale.
Il suo album «Usually Nowhere» è uscito a marzo per La Tempesta International/Sugar, confermando la continua evoluzione e maturazione del giovane producer veneto.
Della serata anche i Dylan God, progetto nato a Londra nel settembre 2012 con l'incontro fra Alberto e Andrea Serra e l'ingegnere del suono James Aparicio . Dopo le prime produzioni il progetto è evoluto in un suono più solido, tagliente e sperimentale con influenze industrial e techno.