Al museo gratis la prima domenica di ogni mese
Apertura gratuita la prima domenica del mese - e anche, in via straordinaria, il prossimo 5 settembre, Giornata dell'Autonomia – per i musei della Provincia: Mart, Muse, Castello del Buonconsiglio, Museo degli usi e costumi. Stessa cosa anche per i siti museali gestiti dalla Soprintendenza per i beni culturali: Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Museo Retico di Sanzeno e Museo delle Palafitte di Fiavé. E' questa la principale novità contenuta nelle nuove direttive adottate oggi dalla Giunta provinciale e contenute in una delibera proposta dall'assessore alla cultura Tiziano Mellarini. "Con questa iniziativa – sottolinea l’assessore Mellarini - la Provincia recepisce il "decreto Franceschini" promuovendo una fruizione gratuita delle strutture museali che ha lo scopo di avvicinare soprattutto le famiglie alla proposta culturale e stimolare la conoscenza dell’ampio patrimonio artistico e culturale del Trentino".
Il provvedimento fa seguito alla mozione approvata nella seduta del 15 aprile 2015 sal Consiglio della Provincia autonoma di Trento che appunto prevedeva l'introduzione in ambito provinciale della "Domenica al museo", con ingresso gratuito, in analogia con quanto avviene per le strutture statali dal luglio del 2014. Le direttive adottate oggi disciplinano poi gli altri casi in cui potrà essere prevista la gratuità, o l'istituzione di una tariffa ridotta o di una speciale per le famiglie. I musei potranno poi consentire l’accesso gratuito in occasione di manifestazioni culturali o ufficiali, limitatamente alla durata della manifestazione e in occasione dell’inaugurazione di mostre, limitatamente alla giornata dell’inaugurazione.
Dovranno in ogni caso garantire almeno l’invarianza, rispetto al 2014, del grado di copertura dei costi di funzionamento e di gestione dei servizi da parte delle entrate tariffarie e delle altre entrate proprie al netto dei trasferimenti della Provincia e di altri enti del sistema pubblico provinciale (enti locali, enti strumentali della provincia e degli enti locali e altri enti pubblici), attraverso misure di contenimento dei costi o mediante l’incremento delle tariffe.