Il cuore di tenebra dei Narcos A Pergine il docufilm «Cartel Land»
Un viaggio nel cuore di tenebra del narcotraffico messicano che ha vinto il Sundance Film Festival 2015 per la sezione documentari, e fresco di nomination come miglior film ai Bafta Awards nella corrispettiva sezione. Parliamo di Cartel Land la pellicola che segnerà il prossimo appuntamento con la rassegna Mondovisioni - I documentari di Internazionale, in cartellone domani sera al Teatro di Pergine, ore 20.45.
Realizzato dal regista statunitense Matthew Heineman, «Cartel Land» è stato elogiato per la capacità di penetrare il labile confine tra idealismo e violenza in un contesto rischioso e inaccessibile come il traffico della droga in Messico, nonché per la capacità di restituire al pubblico, grazie a un’abile combinazione di presa diretta e montaggio, una pellicola coraggiosa e incalzante.
Il film di documenta infatti in parallelo l’attività di due gruppi paramilitari che, rispettivamente dal confine messicano e da quello statunitense, tentano di contenere il dilagare del nemico comune: i sanguinari cartelli della droga.
In particolare, il regista segue da vicino i due leader di questi che potremmo definire moderni vigilantes, il medico messicano José Mireles e il veterano statunitense Tim «Nailer» Foley, nonché i loro tentativi di portare un segno di giustizia in una società in cui i governi stentano a difendere i cittadini dalle potentissime organizzazioni criminali.
In questo senso la spinosa questione della lotta alla droga - particolarmente attuale, come testimonia il recente fatto di cronaca relativo all’arresto di Joaquín Guzmán Loera El Chapo, ma anche come indicato dalle rielaborazioni narrative contemporanee di film e serie («Breaking Bad», «Narcos») - si configura in «Cartel Land» come una viscerale meditazione sul crollo delle istituzioni e sulla sottile linea che divide il bene dal male.