Marlene Kuntz, scienza in musica Doppio evento a Sanbàpolis
Pochi gruppi come i Marlene Kuntz hanno segnato la scena rock italiana negli ultimi vent'anni e più - il loro primo album Catartica è targato 1994 - grazie sia all'impatto del loro sound sia alla forza delle loro liriche.
Ai Marlene Kuntz sono dedicate le due serate fra cinema e live di domani e giovedì al Teatro Sanbàpolis per la rassegna rassegna musicale Transiti, promossa dal Centro Santa Chiara e curata da Alberto Campo.
Mercoledì 20 gennaio, alle 21, è prevista la proiezione del lungometraggio "Complimenti per la festa", con la partecipazione di Cristiano Godano, chitarrista e frontman del gruppo piemontese, e del regista Sebastiano Luca Insigna.
Di origine catanese, Insigna da alcuni anni fa base a Trento, essendo attualmente partner della locale casa di produzione cinematografica indipendente Jump Cut, per conto della quale ha realizzato una pellicola che prende le mosse proprio dall'inzio degli anni '90 quando tre ragazzi di provincia decidono di formare un gruppo rock.
Non vogliono essere la solita band di cover ma piuttosto vogliono fare la loro di musica e vogliono che sia cantata in italiano. Spediscono decine e decine di demo in giro per l'Italia, ma niente sembra accadere. Tra piccole feste di paese e locali che li cacciano via, quei ragazzi non mollano, tengono duro. Fino a che non si trovano nel posto giusto al momento giusto e incontrano un uomo che cambierà le loro sorti e quelle del rock italiano.Quei ragazzi sono i Marlene Kuntz e da quell'incontro nacque Catartica, album che ha sancito un pre e un post nella storia del rock indipendente italiano.
Giovedì, sempre alle 21, i Marlene Kuntz proporranno invece "La poesia della scienza", sonorizzazione dal vivo di alcuni filmati scientifici girati nella prima metà del Novecento da Jean Painlevé, pioniere del documentarismo subacqueo cui si è ispirato Jacques Cousteau.
Un progetto che fonde insieme l'idea di video arte in forma di concerto, un viaggio emozionale nella scienza che muove dalle immagini di Painlevé, estratte dalla collezione «Science is fiction», per giungere ad una colonna sonora scientifica e metafisica insieme. Ipnotici e impossibili da classificare, i film scientifici di Painlevé raccontano in chiave surreale e onirica il mondo subacqueo, visto attraverso gli occhi di un pioniere dei documentari scientifici. Un inabissamento in paesaggi onirici che le sonorità dei Marlene dischiudono come in un gioco di specchi tra le forme arcane che abitano gli oceani e le profondità dell'inconscio, dando vita ad un'esperienza sensoriale inedita.