Lunedì Patty Pravo a Trento «Incontro d'anime e d'amore»
Cinquant’anni di carriera con la bellezza di oltre centoventi milioni di dischi venduti che si aggiungono ai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Sono questi i numeri che hanno segnato il percorso musicale di Patty Pravo, una delle stelle indiscusse della canzone in rosa italiana, dagli anni '60, quelli che la videro «ragazza del Piper» il leggendario locale romano, fino ad un presente legato al suo nuovo album, il ventiseiesmo d’inediti, "Eccomi".
Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, lunedì prossimo, è attesa all’Auditorium Santa Chiara di Trento nell’ambito dell'«Eccomi» tour, che segue la partecipazione della cantante veneziana all’ultimo Festival di Sanremo.
Domani, sabato 16 aprile, il tour sarà a Mantova (Granteatro Palabam) e martedì 19 ancora sulle Dolomiti, dopo il concerto di Trento, a Belluno (teatro Comunale).
L'Adige ha intervistato l'artista veneziana alla vigilia del concerto trentino.
Vorrei iniziare dalla dimensione live: cosa la diverte o l’emoziona maggiormente nel trovarsi sul palco?
«Cantare davanti al pubblico è la cosa che più mi piace fare al mondo, quindi fino a quando potrò continuerò a salire sul palcoscenico. I concerti sono un incontro di anime, di amore, di emozioni appunto e mi danno una grande gioia. Quest’anno sono anche fortunata perché fino ad oggi i teatri sono sempre sold out e questo mi dà un’ulteriore carica nel cantare avanti a luoghi pieni di gente felice. Spero sempre di riuscire a ripagare tanto affetto».
Quali forme ha scelto allora per questo tour che lunedì la porterà anche a Trento?
«Il live dura più di due ore ed è uno show in cui propongo le canzoni del mio ultimo album, "Eccomi", insieme ad alcuni dei miei classici in un’unione di presente e di passato. Mentre dal punto di vista delle musiche le atmosfere rispecchieranno i diversi stato d’animo che si legano ad ogni singolo pezzo».
C’è qualche brano nella scaletta di questo live che magari da tempo non le capitava di cantare?
«Prima di iniziare questo tour ho chiesto tramite Facebook a chi mi segue di scegliere una canzone che non ero solita eseguire e che avrebbero voluto ascoltare in questo spettacolo. La scelta è caduta su un brano come "Dimensione" che non mi sarei mai aspettata, lo confesso, ma che amo moltissimo».
Si aspettava un’accoglienza cosi positiva sia dalla critica che sul fronte delle vendite per il suo nuovo disco?
«Credo che "Eccomi" sia un ottimo album con degli autori strepitosi come Giuliano Sangiorgi e Tiziano Ferro insieme ad altri più giovani che hanno saputo raccontare quello che sono oggi. Ho scelto questo titolo perché avevo annunciato questo disco due o tre volte per poi rinviarne l’uscita ma finalmente ci sono riuscita e quindi si tratta di un eccomi liberatorio».
L’ho trovato un lavoro molto vario dal punto di vista sonoro: merito anche delle collaborazioni.
«Sì, ci sono scritture diverse e vari mondi che si intrecciano nelle canzoni dell’album con le sensibilità di artisti come Gianna Nannini, Emis Killa o Samuel dei Subsonica. In questa varietà, sta anche la forza di "Eccomi"».
Parliamo di Sanremo con «Cieli immensi» ha vinto anche il Premio della critica: che sapore ha avuto il suo ritorno sul palco dell’Ariston?
«Mi avevano chiesto di fare l’ospite ma la cosa non mi entusiasmava affatto.
Ho preferito scegliere un pezzo come "Cieli immensi" e calarmi nell’atmosfera della gara con diverse soddisfazioni fra cui appunto il Premio della critica.
Sanremo e il palco dell’Ariston hanno sempre il loro fascino ed è bello esserci».
Cosa le manca maggiormente dei tempi del Piper e degli anni ‘60?
«Non mi manca nulla perché non mi sono fatta mai mancare nulla in quegli anni. Ho vissuto intensamente quel momento della mia vita che è stato davvero stupendo cosi come ho vissuto e continuo a vivere con entusiasmo ogni attimo di una vita nel segno della musica».
Ma c’è una nuova Patty Pravo fra le tante voci femminili lanciate anche dai Talent?
«Non saprei se c’è una come me, però ci sono delle ragazze che mi piacciano molto come Emma e Noemi per fare dei nomi mentre fra i ragazzi adoro Mengoni. Se mi chiedi dei talent ti dico che non mi fanno invece impazzire, ma non li demonizzo perché fanno parte del nostro presente e sono un’espressione della musica di oggi».