Prima stagione al teatro di Meano da Mistero buffo a «Mio eroe»
Se, come ha detto Denis Fontanari direttore artistico di ariaTeatro ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione della Stagione teatrale di Meano 2016/17, il «pubblico è affamato di teatro», l'offerta di proposte sul territorio per i prossimi mesi si rivela un banchetto davvero succulento, visto che le «portate» non sono solo di qualità ma si presentano diversificate e, cosa non da poco, attente a non sovrapporsi l'una con l'altra, rispettando sia gli operatori artistici che i loro calendari e permettendo così al pubblico di godere di un ricco ventaglio di proposte.
Ed è davvero appetibile il percorso di appuntamenti che danno ufficialmente il via alla prima stagione del teatro di Meano, la cui programmazione è stata affidata ad ariaTeatro, curatrice anche di quella perginese. «L'anno scorso si apriva il nuovo teatro, al quale bisognava dare anima e vita» - ha sottolineato Denis Fontanari -«ma non solo.
Era necessario creare una collocazione artistica che tenesse conto delle stagioni già in atto: quella del S. Chiara con grandi nomi e testi importanti e quella di realtà come Portland con il suo teatro civile. Abbiamo disegnato una Stagione con 8 titoli in abbonamento, che offra spettacoli alternativi e poetici, attenti alla ricerca e alla nuova drammaturgia, capaci di coinvolgere non solo il pubblico di Meano, ma di interessare anche un'utenza territorialmente più vasta».
Un pensiero condiviso da Stefano Risatti, presidente della Circoscrizione di Meano, che ha sottolineato l'importanza della giusta sinergia dei soggetti presenti sul territorio, in quanto «il teatro è fatto di rapporti e collaborazioni, con una comunità che si vuole aprire all'esterno». Parole di soddisfazione anche quelle dell'assessore alla cultura del Comune di Trento Andrea Robol.
«Il teatro di Meano è stato riconsegnato alla sua gente ed è a tutti gli effetti un luogo culturale che, assieme al teatro di Villazzano per il quale è previsto a breve il bando per la sua gestione, chiuderà il cerchio dei luoghi indirizzati agli appuntamenti artistici. Un fiore all'occhiello per Trento che si è proposta come città della cultura nel 2018».
La stagione di Meano alza il sipario su tre appuntamenti d'inaugurazione, a partire dal 30 settembre con la presentazione del libro "Ho osato vincere" di Francesco Moser.
Sabato 1 ottobre l'attenzione va ai bimbi con lo spettacolo circense Veronique ensemble a cui farà seguito Nanne a teatro, ovvero la possibilità per i piccoli di dormire a teatro.
Giovedì 6 ottobre spazio ai Les Jumeaux due fisarmonicisti gemelli che si raccontano attraverso la loro musica.
La Stagione entra poi nel vivo con Tropicana in scena il 29 ottobre. Ne è interprete la pluripremiata attrice Irene Lamponi.
Ugo Dighero sarà l'interprete di Mistero buffo testo simbolo di Dario Fo, il 18 novembre.
È invece ispirato al libro «Vento da Nord» dedicato alla storia di Alfredo Paluselli il monologo interpretato da Mario Zucca il 9 dicembre.
Avrà una rilettura giovane l'allestimento La Signora diretto da Gabriele Paupini e Francesca Zerilli, del capolavoro di Durrenmatt La visita della vecchia signora sul palco il 13 dicembre.
La serata del 17 dicembre è affidata a Giuliana Musso, autrice ed attrice tra le più intense della scena italiana, con il suo nuovo testo «Mio eroe». Un altro testo letterario di spessore, quale «L'amore ai tempi del colera» di Màrquez avrà la sua versione teatrale il 19 gennaio con l'attrice Laura Marinoni.
Il 28 gennaio il palco vedrà lo spettacolo «Nel paese dei ciechi», dal racconto di Wells, prodotto ed interpretato da ariaTeatro.
Sabato 11 febbraio Angela Ciaburri e Davide Mancini saranno gli interpreti di «Due» di Jim Cartwright.
Ancora ariaTeatro in scena il 25 febbraio con Emigranti di Mrozek, autore simbolo della Polonia del '900. La Stagione si concluderà il 18 marzo con La vita ha un dente d'oro di Rita Frongia , un divertente gioco fra attori, da «guardare da vicino».
La programmazione prevede inoltre il 25 marzo la visione del film muto «The boat» musicato dalla Piccola Orchestra Lumière e l'allestimento del 12 maggio di «Inverno» di Jon Fosse, una produzione Emit Flesti che si inserisce nel progetto Residenze Bellandi.