Dente, un «tantino» di canzoni
Venti pezzi, alcuni deiquali, come si evince dal titolo, «Canzoni per metà» sono delle autentiche schegge di pop rock, vanno a formare la tracklist del nuovo disco di Dente uno dei cantautore più amati dai giovani e non solo attenti alla musica indie tricolore.
Un lavoro che conferma la creatività di Giuseppe Peveri , in arte Dente, nato a Fidenza nel 1976, e che fin dal suo esordio, era il 2006 con il cd «Anice in bocca» seguitro poi da «Non c'è due senza te», ha dimostrato la sua voglia di giocare con musica e parole. Proprio «Canzoni per metà» sarà al centro del live che Dente proporrà sabato sera, alle 21.30 allo SmartLab di Rovereto dove sarà accompagnato dalla sua band per materializzare sul palco, come ci racconta in questa intervista, il suo personalissimo linguaggio pop dai tratti essenziali e ricercati.
Dente, cosa ha voluto raccogliere nel suo nuovo disco?
«In questo album ho infilato una serie di canzoni un tantino particolari, che possono sembrare anche strane e bizzarre. Canzoni che avevano bisogno di stare insieme, di stare vicine e quindi anche se le ho scritte in momenti diversi le ho messe tutte quanto in questo cd».
E questo titolo?
«Sono canzoni scritte per delle metà, per le nostre metà più o meno dolci, ma che possono essere anche lasciate a metà, un tantino incompiute se vuoi. Nel disco ci sono composizioni molto brevi o con dei ritornelli senza strofe e quindi è sicuramente un disco un tantino particolare ma che credo fosse doveroso pubblicare e che mi sono divertito un sacco a fare».
Dal punto di vista sonoro che lavoro ne è uscito?
«Si tratta di un cd molto diverso ad esempio da quello precedente nel quale avevo creato un suono un tantino più retrò diciamo con delle orchestrazioni più piene legate agli anni Sessanta. In questo caso invece ho registrato tutto da solo, suonando tutti gli strumenti. Ovviamente non ci sono gli archi e i fiati perché non li so suonare e quindi risulta più minimale ed ho utilizzato i miei limiti come musicista facendoli diventare dei punti di forza».
Si è parlato molto della tua scelta di girare nello stesso giorno tredici video diversi del brano Curriculum
«Non volevamo fare un video canonico e puntavamo ad inventarci qualcosa di particolare per il lancio di questa canzone che dura cinquanta secondi. Cosi abbiamo fatto una serie di dirette Facebook durante una sola giornata durante le quali ho cantato in vari modi diversi questo pezzo. È stato divertente e credo che la cosa sia piaciuta».
Parliamo del live: che tiro avrà il set di Rovereto?
«Insieme a me ci sarà una backing band d'eccezione, i Plastic Made Sofa , una formazione che suona da tempo e che suona rock psichedelico. Il live sarà quindi particolare con una scaletta di oltre un'ora e mezza fatta di canzoni sia nuove che vecchie intrecciate in una sorta di best of».
L'ultima volta che è stato in Trentino ha presentato il suo libro di racconti «Favole per bambini molto stanchi». Pagine che hanno venduto bene: sta già pensando a scrivere altro?
«No per ora non c'è nessun libro nel cassetto, neanche come idea. Sono rimasto contento di come è stato accolto il mio libro di favole ma ora penso solo alle canzoni e a suonare live il nuovo disco in un tour che mi vedrà impegnato a lungo».