Oscar, Fuocoammare in corsa come miglior documentario
«La La Land» pigliatutto anche alle candidature degli Oscar annunciate oggi a Los Angeles. Il musical di Damien Chazelle, in sala in Italia dal 26 gennaio, ha ottenuto 14 candidature compresa quella per il miglior film.
In questa categoria se la dovrà vedere con otto altri concorrenti: Arrival, Barriere, La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson, Hell or High Water, Il diritto di contare, Manchester by the Sea, Lion e Moonlight.
Quest’ultimo ha ottenuto sette candidature, cinque sono andate a Manchester by the sea e a La battaglia di Hacksaw Ridge.
Gianfranco Rosi, escluso già quando era stata annunciata la shortlist dei 9 candidati fra i film stranieri, ce l’ha fatta nella categoria documentari.
Il suo Fuocoammare che racconta gli sbarchi degli immigrati a Lampedusa è fra i cinque candidati miglior documentario insieme a Ìm not your negro, Life animated, O.J. Made in America, sulla vicenda del campione di football OJ Simpson, accusato dell’omicidio della moglie e 13th.
«Alla notizia della candidatura ho avuto un brivido, questo è stato un anno meraviglioso. Aver portato Lampedusa ad Hollywood è una cosa bellissima», commenta Rosi in collegamento streaming da Tokyo, dove si trova per promuovere il film.
«Non ci credevo più per tutte le varie previsioni - ha aggiunto - sapevo sarebbe stata una battaglia fino all’ultimo, nulla era scontato».
Per Istituto Luce Cinecittà «è un giorno di festa, da ricordare nel tempo, noi che del tempo e della memoria facciamo un lavoro di tutti i giorni, con uno dei più grandi archivi di immagini d’Europa, con i film, con i nostri documentari. La candidatura - sottolinea una nota Luce - nella cinquina degli Oscar per Fuocoammare di Gianfranco Rosi come Miglior documentario, è un riconoscimento meraviglioso fatto a questo lavoro».
Un progetto, «un sogno, un film che è nato al Luce, e grazie ad altri coraggiosi e appassionati - naturalmente Rai Cinema, 21Uno Film, Stemal Entertainment di Donatella Palermo, i francesi Les Films d’Ici e ARTE, e il MiBACT - è arrivato a viaggiare dall’altra parte dell’oceano, e di tanti mari di pubblico, di attenzioni, di persone, di sguardi. Un film che può andare a confrontarsi nel luogo dove il cinema è ‘bigger than lifè, più grande della vita, nel tempio di quest’arte dove si riuniscono le più grandi macchine produttive di cinema del mondo.
E un film che parla dall’Italia a tutto il mondo, e ora lo continua a fare da un luogo particolarmente ascoltato. Grazie - prosegue la nota - a uno sforzo magnifico del nostro cinema pubblico, e grazie agli sforzi congiunti dei due ministeri MiBACT e Mise, che ci dimostra se ce ne fosse ancora bisogno, che l’unione e il collegamento degli sforzi, riesce a portarci in alto. E una piccola, curiosa soddisfazione per un evento unico»
Italiani sono anche Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregoriani candidati per il make up del blockbuster tratto dai fumetti Marvel Suicide Squad. Ed è di origine italiana - padre calabrese, madre abruzzese - ma è nato in Canada il giovane Alan Barillaro, supervisore alle animazioni ai Pixar Animation Studios, dal 1997, autore del corto candidato Piper.
Casey Affleck (Manchester by the Sea), Ryan Gosling per La La Land, Andrew Garfield per la battaglia di Hacksaw Ridge, Viggo Mortensen per Capitan Fantastic e Denzel Washington per Barriere concorreranno fra i migliori attori.
Isabelle Huppert per Elle, Ruth Negga per Loving, Natalie Portman per Jackie, Emma Stone (La La Land) e la solita Meryl Streep per la sua interpretazione in Florence Foster Jenkins sono le nominate fra le migliori attrici protagoniste.
Mahershala Ali per Moonlight, Jeff Bridges per Hell or hight Water, Lucas Hedges per Manchester by the sea, Dev Patel per Lion e Michael Shannon per Nocturnal Animals i migliori non protagonisti. In questa categoria fra le donne: Michelle Williams (Manchester by the Sea) Viola Davis per Barriere, Nicole Kidman per Lion, Naomie Harris per Moonlight e Octavia Spencer per Il diritto di contare.
L’Oscar alla regia sarà assegnato al migliore fra Denis Villeneuve per Arrival, Mel Gibson per La battaglia di Hacksaw Ridge, Damien Chazelle per La La Land, Kenneth Lonerga per Manchester by the Sea e Barry Jenkins per Moonlight.
Quest’anno le candidature sono state annunciate in maniera diversa rispetto al passato, senza la lettura «live» delle candidature dal teatro dell’Academy of Motion Pictures art and Sciences. Non era l’unico cambiamento messo in atto: anche il numero delle candidature per categoria è stato fatto diventare fluido, non più cinque nominati ma un numero che varia da tre a cinque, mentre il limite di dieci nomination per la categoria più prestigiosa, quella per il miglior film è stata quasi sfiorata quest’anno. Siamo infatti a quota nove, segno di una buona qualità dei film usciti nel 2016.
Dopo le polemiche dello scorso anno, molta più diversità si è vista nelle categorie principali. Sette fra i venti attori delle categorie che riguardano la recitazione sono di colore.