D'Amico e Turso fra rap e piano nel singolo «Le squadre»
È il singolo «Le squadre» a svelare il nuovo progetto sonoro del rapper e produttore Dargen D'Amico insieme alla pianista di Trento Isabella Turso) .
Il nuovo inedito disponibile on line in questo fine settimana fa da apripista ad un album che intreccerà rap e musica colta in un progetto discografico interamente prodotto da Tommaso Colliva . Con il suo nuovo disco in arrivo nei prossimi mesi Dargen D'Amico, uno dei rappresentanti più eclettici e poetici della scena rap - sette album ufficiali all'attivo, tra cui due pietre miliari dell'hip-hop italiano come «Musica senza musicisti» (2006) e «Di vizi di forma virtù» (2008), collaborazioni con artisti che includono tra gli altri Max Pezzali, Enrico Ruggeri, J AX, Perturbazione, Fedez, Andrea Mirò e Fabri Fibra - sposta e ridefinisce ancora una volta i confini di genere.
Per la prima volta in Italia, infatti, un artista come Dargen propone un disco dove il rap si fonde con la musica colta, grazie al pianoforte di Isabella Turso, dando vita ad un progetto definito dall'artista come «originale, intenso ed emozionale».
Definito «menestrello post-moderno», «cantastorie del ventunesimo secolo», «folletto metropolitano» e «rapper in 3D», Dargen nel 2012 in «Nostalgia istantanea» aveva già esteso i confini dell'hip-hop in un disco fatto di due lunghi flussi di coscienza ognuno della durata di venti minuti, e oggi torna con un nuovo lavoro dove si conferma artista visionario sposando il suo flow tra rap e cantautorato italiano a suggestioni classiche e lavorando con musicisti in carne e ossa, tra il piano di Isabella Turso e incursioni di sezioni d'archi come ben si comprende ascoltando un pezzo come «Le squadre».
La collaborazione fra Isabella Turso e D'Amico affonda le sue radici nel 2016 e aveva già portato i due a salire insieme sul palco del Teatro di Pergine lo scorso 3 maggio per l'evento «Parole per Pianoforte». Una sorta di prova generale in cui i due avevano anche proposto qualche assaggio del disco in uscita ora. «Quello che ha
preso forma insieme a Dargen D'Amico - ci aveva raccontato la pianista trentina - è progetto artistico a cui tengo molto perché mi darà la possibilità di soddisfare il mio desiderio di sperimentare, di coniugare due sensibilità musicali solo apparentemente differenti».