Hitler contro Picasso, il film sui nazisti e l'arte
Chagall, Monet, Picasso, Matisse. Klee, Kokoschka, Otto Dix, El Lissitzky. Artisti messi al bando, disprezzati, condannati eppure anche trafugati, sottratti, scomparsi. Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta «arte degenerata», organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la «pura arte ariana», con «La Grande Esposizione di Arte Germanica».
Negli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa.
Per raccontare alcune delle infinite storie di quei giorni, arriva oggi e domani un documentario-evento con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo e la colonna sonora originale firmata da Remo Anzovino: «Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte», diretto da Claudio Poli e prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con la partecipazione di Sky Arte HD. Ci guida tra Parigi, New York, l’Olanda e la Germania raccogliendo testimonianze dirette sulle storie che prendono il via da quattro grandi esposizioni che in questi ultimi mesi hanno fatto il punto sull’arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, ultime restituzioni e preziosi materiali d’archivio.
A Trento il film sarà proiettato al cinema Modena oggi (13 marzo) alle ore 17.30, alle 19.30 e alle 21.30; domani (mercoledì) alle ore 17.30 e alle ore 20. A Predazzo domani alle ore 21.15. Si calcola che le opere sequestrate nei Musei tedeschi siano state oltre 16.000 e oltre 5 milioni in tutta Europa. Sui muri le frasi di commento: «Incompetenti e ciarlatani», «Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra», «Decadenza sfruttata per scopi letterari e commerciali». La mostra sull’«arte degenerata» fu portata in tour.