Riecco i Suoni delle Dolomiti con Fresu, Nash e tanti altri
Paolo Fresu, Grahm Nash, Teresa Salgueiro, Maria Pia Devito, Grant-Lee Phillips, Gidon Kremer, Avi Vital, Neri Marcorè e uno speciale omaggio a Lucio Battisti che coinvolgerà diversi nomi della canzone d’autore italiana.
Sono questi alcuni dei protagonisti del 24° Festival I Suoni delle Dolomiti che dal 30 giugno al 31 agosto, proporrà venticinque eventi, quasi tutti alle ore 12, negli scenari più affascinanti delle Dolomiti trentine.
Primo appuntamento del Festival organizzato da Trentino Marketing con le diverse Apt di zona sarà quello del 30 giugno in Val di Fassa con un big del rock americano come Graham Nash. Un musicista che, accanto a Crosby, Stills & Young, ha segnato la scena rock dal 1969 in poi con un continuo dialogo tra folk, pop e cantautorato d’autore. Si resta negli Stati Uniti con un artista di culto qual è Grant-Lee Phillips (7 agosto, Val di Fiemme): un polistrumentista che negli anni ‘90 emerse con i suoi Grant Lee Buffalo venendo anche eletto miglior voce dell’anno nel ‘95 dal magazine Rolling Stones.
È dedicato a Lucio Battisti l’evento Pensieri e Parole (3 agosto, ai piedi delle Pale di San Martino) per un omaggio che vede in scena Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli e Mattia Barbieri. Arriva dal Giappone Chichiro Yamanaka osannata dal New York Times come una «tra le pianiste più importanti e geniali del XXI secolo». Il 12 luglio in Val di Fiemme sarà in un trio tutto femminile con Ilaria Capalbo e Karen Teperberg per proporre il suo lavoro «The Spheres». Maria Pia Devito e l’Ensemble Burnogualà, il 14 luglio sul Col Margherita in Val di Fassa, saluteranno il sorgere del sole alle 6 per «L’Alba delle Dolomiti» con un lavoro tra danze, bisticci, suoni, cicli carnevaleschi, lingue, dialetti e improvvisazioni.
Il jazz ai «Suoni» è anche energia esplosiva come quella dei Bandakadabra che mescola e ricrea jazz, musica balkan, classica a popolare (15 luglio, Val di Non). Tra le presenze internazionali quella di Ferenc Snétberger e Tony Lakatos (10 agosto, Val di Fassa), virtuosi rispettivamente della chitarra e del sassofono ed entrambi aperti alla rielaborazione e all’improvvisazione. Il 20 agosto in Val di Non spazio a Andrea Motis la trombettista, cantante e compositrice live con un quartetto che esplora standard jazz e nuovi percorsi. L’ex voce di Cccp e Csi Ginevra di Marco, il 27 luglio sull’Altopiano della Paganella, condurrà il pubblico alla scoperta di una cantante come l’argentina Mercedes Sosa nel live «La rubla canta la negra». Un’altra grande voce al femminile è quella di Teresa Salgueiro, salita alla ribalta con i Madredeus, che sulle Dolomiti di Brenta (24 agosto) proporrà anche i brani tratti dall’ultimo lavoro «O Horizonte».
Gli ucraini Dakhabrakha (28 agosto, Val di Fassa) apriranno le porte al profondo Est slavo mentre il 18 luglio sempre in Val di Fassa spazio ad Avi Avital, primo mandolinista a ricevere una nomination ai Grammy come solista, e uno dei più celebri ambasciatori di questo strumento in grado di costruire connessioni tra musica classica e tradizione. Tra i concerti classici quello con il Vision String Quartet (1° agosto Val di Fiemme); quartetto tutto al femminile (28 agosto in Val di Fiemme) quello composto da Isabelle Faust, Kristin von der Goltz, Anne Katharina Schreiber e Danusha Waskiewicz. L’incontro tra il jazz e la tradizione alpina anima la collaborazione tra la Musega de Poza – espressione della cultura musicale ladina – e un grande interprete aperto alle contaminazioni come Paolo Fresu (29 luglio in Val di Fassa).
La musica classica che si apre a sperimentazioni e contaminazioni è al centro della «Campiglio Special Week» dal 16 al 27 luglio in vari luoghi della Val Rendena. Protagonisti ancora la Kremerata Baltica con Gidon Kremer – il più grande violinista in attività al mondo - e Andrei Pushkarev. La chiusura è dedicata ad un altro progetto speciale frutto dell’incontro tra musica e narrazione, E intanto si suona che il 31 agosto alle 17 in val di Sella propone un viaggio originale nell’Europa di questi ultimi cent’anni, da quando la tragedia della Grande Guerra aveva travolto gli uomini senza però annientarne del tutto l’umanità, la sensibilità. Il tutto – nato da una idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco – riunisce una composizione inedita di Giovanni Sollima, musiche di Nouri Iskandar e Arisha Samsamina, l’attore Neri Marcorè, i musicisti Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Raggianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet, testi di Eleonora Sottili ed Emiliano Poddi per la Scuola Holden. Nel programma anche il trekking sulle Pale di San Martino, dal 6 all’8 luglio, con il violoncellista Mario Brunello e il celebre alpinista Maurizio Zanolla «Manolo».