Netflix punta su produzioni originali, anche in Italia
Se ci fosse stato bisogno di conferme, queste sono arrivate al See what's next, l'evento annuale per svelare l'offerta in arrivo, organizzato questa volta a Roma da Netflix. L'internet tv punta tutto sulle produzioni originali nel prossimo futuro, intensificando sforzi e investimenti, destinati ad arrivare nel 2018 a quota 8 miliardi. Nella sola area Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa, i nuovi progetti, tra film, serie e documentari, sono il doppio rispetto all'anno passato con 100 titoli in lavorazione e 55 già in produzione che raccolgono un gradimento non indifferente anche nel resto del mondo. Una strategia su cui Netflix scommette tutto e sulla cui efficacia sarà il bilancio di fine anno a dare una risposta.
Finora i risultati paiono sorridere al colosso americano, ormai presente in tutto il mondo (Cina esclusa): 7,4 milioni di abbonati in più nel primo trimestre dell'anno, con una crescita anno su anno del 43%. Ora sono 125 milioni gli abbonamenti mondiali in oltre 190 paesi e 300 milioni i profili attivi, con un peso sempre maggiore per il mercato fuori dagli Stati Uniti.
Sull'Italia non vengono forniti dati ufficiali, ma secondo recenti stime a più di due anni dal lancio gli abbonati sarebbero intorno a quota 800 mila. Numeri che hanno consentito a Netflix di snobbare l'ultimo Festival di Cannes, non presentando propri titoli per protesta contro le regole francesi sulla diffusione dei contenuti ritenute troppo stringenti. "Ormai - afferma il ceo Reed Hastings -, grazie a internet, a casa propria è disponibile la miglior qualità di visione in assoluto, anche migliore della sala cinematografica". L'azienda punta a consentire la visione su tutte le piattaforme del proprio catalogo, disponibile per ben 1700 tipi di device. La strada degli accordi con altri operatori, come quelli con Fox-Disney e Sky, appare dunque destinata a proseguire. "Stiamo lavorando con altri partner europei - prosegue Hastings -, in modo tale che i clienti possano vedere gli show di Netflix in un unico pacchetto".
Tanti i titoli europei annunciati all'evento romano. "Stiamo investendo molto nell'area - fa sapere Erik Barmack, VP International Originals -, perché stiamo trovando storie eccellenti che piacciano molto anche nelle altre parti del mondo". In Italia è in arrivo una serie sulla storia di alcune donne accusate di stregoneria nel XVII secolo. Si chiamerà La luna nera, creata da Francesca Manieri, Laura Paulucci e Tiziana Triana e prodotta da Fandango. Sono iniziate le riprese di Suburra 2, mentre è stato annunciato il cast di Baby, la serie ispirata al caso dei Parioli diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, che sarà interpretata da Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, Riccardo Mandolini, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi e Paolo Calabresi.
Altri progetti italiani in lavorazione sono Winx Club, tratto dalla serie animata, e la docu-serie First Team: Juventus. Per il cinema il primo film italiano Rimetti a noi i nostri debiti, diretto da Antonio Morabito con Claudio Santamaria e Marco Giallini. Del film, che sarà disponibile dal 4 maggio, è stato mostrato il trailer in anteprima. Dagli altri paesi dell'area sono in arrivo nel 2009 la terza stagione de La casa di carta, una delle serie non inglesi più viste al mondo. E ancora: Jinn, la prima serie Netflix in lingua araba; l'inglese The football game sulla nascita del calcio; The Wave, serie tedesca tratta dal film cult L'Onda; The Rain, prima serie danese, e la francese Mortel, storia di teenager con poteri soprannaturali. Tra i docu, dopo la vittoria dell'Oscar con Icarus, ecco 13 novembre, sull'attacco terroristico avvenuto a Parigi nel 2015, e The Staircase, la storia di Michael Peterson, un romanziere del crimine accusato di aver ucciso sua moglie Kathleen.