Anche il Trentino piange la morte di Claudio Scimone
Il mondo della musica piange Claudio Scimone , deceduto nella notte tra il 5 e il 6 settembre in seguito a una crisi respiratoria. Quest’estate, mentre era in vacanza, una caduta gli aveva procurato la frattura di alcune costole, la crisi fatale appare pertanto come conseguenza postuma di quell’incidente. L’ultimo concerto dei «Solisti Veneti» si era tenuto a Bressanone il 2 settembre, senza la direzione di Scimone; i musicisti dell’orchestra e la moglie, la flautista Clementine Hoogendoorn Scimone, hanno deciso di mantenere tutti gli impegni previsti per il futuro, quale modo migliore per onorarne la memoria.
Di rilievo la sua collaborazione con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con la quale aveva sviluppato una proficua sintonia: dalla direzione de «La scala di seta» per il Rossini Opera Festival nel 2009 a diverse presenze tanto nella stagione sinfonica quanto in altre occasioni (come «Contrada Larga»). Il «Veneto Festival», che i «Solisti» organizzano annualmente, allarga il suo raggio d’azione a Riva del Garda, Rovereto, Merano, Bressanone e Brunico; in qualità di casa editrice «I Solisti Veneti» hanno pubblicato il catalogo tematico delle opere del trentino Francesco Antonio Bonporti, curato da Antonio Carlini. Allievo di Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara per la direzione d’orchestra, figura di grande notorietà internazionale conquistata dirigendo compagini quali London Philharmonia e Royal Philharmonic di Londra, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, New Japan Philharmonic di Tokyo, nel 1959 Claudio Scimone fondava quella che sarà una delle orchestre da camera più popolari al mondo, distintasi per l’interpretazione del miglior Settecento veneto e non solo. Sono ben oltre trecento le incisioni discografiche dei «Solisti» con Scimone e oltre seimila i concerti, spesso con eccellenti virtuosi quali solisti, tenuti in tutti i continenti.