Religion Today per «millennials»
Oltre alla nuova direzione affidata ad Andrea Morghen, si strizza l'occhio al grande pubblico. Terence Hill premiato, sarà anche in giuria
Il ventunesimo Filmfestival del dialogo interreligioso è all’insegna delle novità: oltre alla nuova direzione affidata ad Andrea Morghen, l’edizione 2018, presentata ufficialmente alle Cantine Ferrari, Religion Today strizza l’occhio al grande pubblico, con ospiti come Terence Hill, si rivolge alle Nuove generazioni, (titolo dell’edizione 2018), restando comunque nel solco della tradizione: sostenere il dialogo tra le differenze, non solo religiose grazie a 62 film in concorso che saranno proiettati tra il 4 e 11 ottobre tra Trento, Rovereto, Arco, Pergine, Merano e Bolzano.
Il centro di interesse di quest’anno sono i cosiddetti «Millennials», (i nati tra il 1980 e il 2000) giovani o «quasi adulti» divisi tra rivoluzione digitale e crisi economica e lavorativa.
Non mancheranno i «laboratori di convivenza», dove i registi o produttori dei vari film si ritroveranno fisicamente assieme per discutere di cinema e non solo.
Uno degli elementi che più di altri ha contraddistinto il festival trentino è proprio questa capacità di proporre percorsi di avvicinamento tra diversità, e non solo una fruizione passiva di contenuti culturali. Per i giovani inoltre è prevista uno speciale «avviamento al lavoro» di filmaker, grazie ad una collaborazione con Trentino Film Commission alcune giovani promesse del cinema potranno ottenere un master in «cinema e religioni».
Il festival partirà ufficialmente nella mattinata del 4 ottobre (aula magna del Collegio arcivescovile) con il pronipote del Mahatma Gandhi, Vidur Bharatram che parlerà di eredità del messaggio non violento: «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo e questo cambiamento non può che partire dalle menti delle nuove generazioni - ricorda il pronipote del Mahatma - oggi che le nuove tecnologie offrono innumerevoli opportunità per entrare in contatto con il mondo e sprigionare la loro creatività».
Accanto a Baharatram ci sarà don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena in Toscana, luogo di accoglienza dove anche molti giovani approdano per riscoprire se stessi e il valore della condivisione con gli altri. Sono 27 anni che fa questo tipo di accoglienza e ha un quadro abbastanza preciso dei «millennials»: «I giovani sono dei provocatori, indecisi e inquieti, al centro della tempesta, infastiditi dall’incertezza di noi adulti - ha dichiarato don Luigi in una recente intervista - occorre offrire una proposta di cammino per coloro che vivono la fase della vita più ricca di conflitti, di sogni, di passioni, di scelte di vita».
A Terence Hill, famoso per gli spaghetti western, ma negli ultimi anni per il suo don Matteo, sarà consegnato un premio alla carriera è sarà anche in giuria per alcuni dei premi del festival.
Al Centro Missionario Diocesano di Trento sarà allestita la «Tenda di Abramo», quale simbolo di accoglienza e conoscenza. Al suo interno sarà aperta al pubblico la mostra fotografica del giovane pluripremiato fotografo bangladese Asaf Ud Daula, autore dell’immagine del manifesto della 21ª edizione.
A Rovereto, sempre il 4 ottobre, alle 20.30 all’auditorium Melotti, saranno ospiti del Rotary club le «Women of Faith for Peace - Donne di fede per la pace» di Gerusalemme, per un campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Chiusura l’11 ottobre con la proiezione dei film premiati e il 10 con il concerto di Anansi.