Jamie Lee Curtis, nonna horror nel remake di Halloween
In sala il 25 ottobre il film del terrore
Una nonna pronta a combattere, abilissima a maneggiare fucili e pistole, con una casa trasformata da lei in un fortino, con tanto di rifugio segreto.
È Jamie Lee Curtis, che 40 anni dopo il capolavoro di Carpenter, Halloween, riveste ancora una volta con grande autorevolezza il ruolo di Laurie Strode, nel sequel firmato da David Gordon Green che spazza via tutti i seguiti o remake arrivati negli anni (nei quali l’attrice, qui e là, era apparsa), ricollegandosi direttamente alla storia originale.
A garantire la qualità del film, presentato alla Festa del cinema di Roma, e in sala dal 25 ottobre con Universal, c’è lo stesso Carpenter, che del progetto è stato consulente creativo e produttore esecutivo.
«Hanno scritto nuovi personaggi affascinanti ed è stato fatto un ottimo cast.
Ci sono molti buoni attori, e tutto il progetto è abbastanza inusuale.
Ha un valore in sè - spiega Carpenter nelle note di produzione -. Ho detto a David (Gordon Green), che ci vedevo cose forti quanto quelle del primo film. Ha fatto centro. Sono esaltato all’idea che il pubblico possa vederlo.
Vi spaventerà a morte, ve lo garantisco».
La storia riparte un giorno prima di Halloween, con Laurie (Curtis), in pieno allarme: la sindrome post traumatica seguita all’essersi salvata nel 1978 dalla carneficina compiuta dall’implacabile serial killer in maschera di gomma bianca, Michael Myers (James Jude Courtney, con il cameo dell’interprete «storico», Nick Castle), l’ha trasformata in una guerriera.
Tanto che ha anche istruito a combattere, sparare e difendersi la figlia Karen (Judy Greer) quand’era bambina. Da adulta la donna, però, ha sempre meno pazienza verso le paranoie della madre. Decisamente più comprensiva la nipote di Laurie, Allyson (Andi Matichak), liceale che cerca la sua strada. L’improvvisa fuga, giusto in tempo per Halloween, dal manicomio criminale, di Michael e la scia di sangue che ricomincia a lasciarsi dietro (babysitter comprese, come nel primo film) finisce per riunire Laurie con figlia e nipote, in uno scontro con il serial killer senza esclusione di colpi.
Il conto dei morti in questo Halloween e lo splatter delle scene, è minore rispetto alla media degli horror anni Duemila ma Green riesce a mantenere una tensione costante, che ha come perno Jamie Lee Curtis. Leggendo la sceneggiatura «Ho visto come il film fosse un omaggio e al tempo stesso nuovo - ha spiegato l’attrice -. È un film a sè con una storia compiuta, legata al passato. I due Halloween, fianco a fianco si sostengono e completano. Raccontano la stessa storia, nella stessa maniera semplice, chiara e iconica. Così Halloween continua a vivere».